Le mescole delle gomme F1: colori, caratteristiche e regolamento

Sette sono i diversi tipi di mescole per le gare di Formula 1, cinque da asciutto e due da bagnato: tutto ciò che occorre sapere su colori, caratteristiche e regolamento degli pneumatici da gara.

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Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Le mescole delle gomme F1: colori, caratteristiche e regolamento Fonte: Ansa

C’erano una volta le gomme da asciutto, da utilizzare in situazioni normali, e quelle da bagnato da montare quando pioveva. Adesso le mescole delle gomme in F1 sono diventate molto più complesse, con varie gradazioni intermedie per quel che riguarda la composizione degli pneumatici, la pressione, la campanatura e le temperature di utilizzo degli stessi. Attraverso questa mini guida proveremo a far chiarezza sui differenti tipi di gomme di Formula 1, forniti da Pirelli, e su come riconoscerli al primo sguardo.

Pneumatici per tutte le situazioni

Una prima differenza preliminare va fatta tra pneumatici slick, quelli da asciutto, e wet, vale a dire da bagnato. I primi, come suggerisce il nome, sono varietà di gomme che possono essere utilizzate in condizioni atmosferiche normali, anche se ognuna – come vedremo – si adatta meglio a determinati circuiti o è da preferire in alcuni periodi dell’anno. Gli pneumatici da bagnato, invece, vanno utilizzati in situazioni proibitive dal punto di vista atmosferico, quando le gare, le qualifiche o i test sono contraddistinti da fenomeni piovosi più o meno intensi.

Fonte: Getty Images

In molti casi è proprio la buona (o cattiva) gestione delle gomme a determinare, in un senso o in un altro, l’andamento di un gran premio

I colori degli pneumatici da F1

Ogni tipo di gomma Pirelli è caratterizzato da diversa colorazione. Cinque i differenti colori delle gomme da asciutto, contrassegnati da codici che vanno da C1, il più duro, a C5, il più morbido. In particolare, due sono le varietà di gomme hard, C1 e C2, che presentano colorazione bianca. Quelle di tipo rigidissimo, le C1, non presentano “brackets”, le striscette laterali riconoscibili invece nelle C2. Le gomme C3 sono di tipo medio e presentano colorazione gialla. C4 e C5 sono invece i codici delle gomme soft e supersoft, le più morbide in circolazione, contrassegnate dai classici colori rossi; come nelle C1, anche nelle C5 – le supersoft – non sono presenti le “brackets”. Verde e blu sono invece i colori dei due differenti pneumatici da bagnato, rispettivamente le intermedie e le extreme wets.

Quale tipo di pneumatico utilizzare?

Quale tipo di gomma è più adatto in determinati circuiti? Ci sono differenze tra le gomme più adatte ai circuiti veloci e a quelli lenti? Quale pneumatico va preferito in piena estate piuttosto che in autunno inoltrato? Ci sono delle costanti in Formula 1, insomma, per la scelta degli pneumatici più funzionali a ogni tipo di gara e di condizione atmosferica?

  • In generale, le gomme dure di tipo C1 sono le più indicate per quei circuiti che danno le sollecitazioni più importanti sulle gomme. Due esempi su tutti? Quelli di Suzuka in Giappone, con lunghi rettilinei veloci ed ampie curve a esse, oppure lo storico tracciato di Silverstone, nel Regno Unito, con ampi rettilinei raccordati da curve veloci. La mescola durissima è stata progettata da Pirelli allo scopo di offrire la massima resistenza al calore, percorrendo il numero maggiore di giri con minimi livelli di degrado.
  • Rispetto alle C1, le gomme dure di tipo C2 sono leggermente più versatili, adattabili cioè a tipi di piste veloci, calde e particolarmente abrasive. In genere le C2 sono preferite dalle scuderie nell’approccio ai nuovi circuiti, garantendo prestazioni ottimali a fronte delle scarse informazioni preliminari sui tracciati stessi. Così è stato, ad esempio, nel 2022 a Miami, quando sono state tante le vetture che hanno optato per le hard ‘leggere’.
  • La gomma media, la C3, caratterizzata dalla classica colorazione gialla, rappresenta una sorta di sintesi tra gli pneumatici hard e quelli di tipo soft. È infatti un tipo di mescola capace di adattarsi a diverse situazioni, con elevate capacità di resistenza e versatilità. Tipicamente, le gomme medie si utilizzano nelle situazioni di incertezza, quando l’asfalto è soggetto a sbalzi di temperatura oppure quando si intendono fare scelte conservative legate a una maggior permanenza in pista della vettura senza rinunciare alla ricerca di prestazioni veloci.
  • Le gomme C4, o soft, colorate di rosso e con i “brackets”, sono state pensate da Pirelli per i circuiti stretti e ricchi di curve, dove è necessario un riscaldamento delle gomme che sia il più rapido possibile per ottenere i risultati migliori. Un tipo di mescola che si adatta a diversi tipi di circuito, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno.
  • Le gomme supersoft, o C5, sono invece quelle più adatte per i circuiti meno veloci, che comportano livelli di usura minori e dove la massima aderenza meccanica degli pneumatici è la qualità più richiesta. Sono le gomme perfette per le piste lisce e prive di sbalzi, o per i circuiti cittadini come Monaco o Singapore.
  • Le gomme intermedie, o Cinturato Green, sono contraddistinte dalla colorazione verde e rappresentano l’ideale per tipiche situazioni da bagnato non estremo. Possono infatti essere utilizzate su una pista non ancora del tutto invasa dalla pioggia, o che si sta progressivamente asciugando. Sono realizzate con un tipo particolare di mescola capace di adattarsi a un ampio range di situazioni, sintesi efficace tra le hard e le wet.
  • Le Cinturato Blue, o gomme da bagnato estremo, sono contraddistinti da colorazione blu e sono in grado di evacuare grosse masse d’acqua nel minor tempo possibile. Pirelli le ha realizzate specificamente per ridurre al minimo i riscqi di aquaplaning, offrendo una maggior aderenza agli pneumatici sull’asfalto.
Fonte: Ansa

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Pressioni, campanature e temperature

Differenti sono pure le pressioni dei diversi tipi di gomma da Formula 1. Per la stagione 2022 Pirelli ha optato per 22.5 pressioni sulle anteriori e 20.5 pressioni sulle posteriori, per quel che riguarda le gomme da asciutto. Stesso tipo di pressioni, 22.5 per le anteriori e 20.5 per le posteriori, per le intermedie, mentre per le gomme wet la scelta è stata di 21.5 pressioni sulle anteriori e 19.5 sulle posteriori.

Rigide le prescrizioni per quel che concerne il limite di campanatura degli pneumatici: -3.5 gradi sulle anteriori, -2 gradi sulle posteriori. Quanto alle temperature limite sopportabili dai diversi tipi di pneumatici, si passa dai 70 gradi per le slicks per un massimo di tre ore a 60 gradi per le intermedie e 40 gradi per le full wets, calcolate però su un massimo di due ore.

La svolta del 2022 sulle dimensioni

Il 2022 è stato un anno di svolta in F1, visto il passaggio – dopo oltre mezzo secolo – da pneumatici da 13 pollici di diametro (660 millimetri) a pneumatici da 18 pollici (720 millimetri). La larghezza delle gomme è rimasta la stessa (305 millimetri all’anteriore, 405 millimetri al posteriore) ma il nuovo tipo di pneumatico più ampio ha garantito maggior precisione ai movimenti di sterzata, rendendo le vetture meno sensibili alle turbolenze aerodinamiche.

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Il regolamento: i set per weekend e la scelta degli pneumatici

Un ultimo chiarimento va fatto a proposito dei set di gomme a disposizione per ogni weekend di gara: prove libere, qualifiche, eventuale sprint race e gara vera e propria. Per ogni fine settimana Pirelli seleziona tre tipi di mescola, a seconda delle caratteristiche dei vari circuiti e delle previsioni meteo. Sta a ciascuna scuderia scegliere quali montare durante le prove, in qualifica e quindi in gara in base ad alcuni parametri.

  • Ogni pilota può utilizzare fino a un massimo di 13 set di slick (nello specifico: due hard, tre mediue e otto soft), quattro set di intermedie e due di full wet nel corso del fine settimana. Nei Gran Premi con format Sprint, i set di pneumatici da asciutto a disposizione sono solo 12 (due hard, quattro medie, sei soft).
  • Ogni pilota deve conservare un set della gomma con la mescola più morbida per il Q3. Chi si qualifica nella top 10 dovrà restituire questo set, tutti gli altri potranno tenerlo per la gara. I piloti che partono dall’undicesima posizione, dunque, avranno a disposizione un set di morbide nuove in più.
  • Ogni pilota deve restituire due set di gomme dopo le FP1, altri due set dopo le FP2 e altri due ancora dopo le FP3. Per le qualifiche e la gara restano a disposizione sette set in tutto.
  • Con condizioni di pista asciutta, tutti i piloti devono utilizzare almeno due mescole diverse durante la gara, effettuando almeno un pit stop.
  • Nei weekend con format Sprint, durante le qualifiche del venerdì si può utilizzare solo la gomma soft, mentre nella gara Sprint c’è libertà di scelta sugli pneumatici da utilizzare, senza obbligo di sosta. Alla fine della Sprint race stessa, ogni pilota è tenuto a restituire il set di pneumatici con cui ha compiuto il maggior numero di giri.

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