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F1, GP Cina, Ferrari spera nell'asciutto ma Leclerc è affranto: "Non ho dato il massimo". Sainz rivela: "Ho delle idee per migliorarci"

La pioggia e l'asfalto della pista di Shangai complicano i piani di Ferrari nel venerdì del GP di Cina. Leclerc amareggiato per l'errore, ma sia lui che Sainz e Vasseur sono certi che sull'asciutto sarà un'altra storia

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Un venerdì quasi da dimenticare per la Ferrari in quel di Shangai, dove dopo diversi anni si torna a disputare il GP di Cina. La Sprint Race di domani, format che si propone per la prima volta nella stagione corrente, vedrà infatti Carlos Sainz partire dal quinto posto della griglia e Charles Leclerc dal settimo. A complicare la vita a piloti e monoposto, non solo quelle di Maranello, ci ha pensato la pioggia e una pista fresca di bitume (cosa che ha spiazzato la stessa Pirelli) a garantire scarso grip.

GP Cina, Vasseur: “L’asfalto è strano, ma vale per tutti”

Il team principal di Ferrari Frédéric Vasseur ha confidato a Sky Sport F1 che il resto del fine settimana si possa disputare su una pista asciutta. Ma ha comunque definito la prima sessione su bagnato “buona”, in particolare per l’aspetto dell’apprendimento. Inoltre ha sottolineato come le scuderie non bazzicassero in Cina da cinque anni, “e con questa generazione di vetture non avevamo dati a disposizione”. Poi ha aggiunto: “L’asfalto è strano, ma questo vale per tutti: perciò questo significa che dovremo essere più veloci degli altri ad apprendere, capire e quindi reagire”.

Ferrari confida nelle gomme per domani, “ma andiamo tutti alla cieca”

Vasseur ha auspicato che la strategia adottata al momento sia stata quella giusta, “perché siamo stati gli unici a montare un set di medie stamattina e di hard”. Ciò significa che domani ci sarà la possibilità di scegliere le gomme (a disposizione per le vetture del Cavallino ci sono due set di hard e medie nuove), “ma andiamo tutti un po’ alla cieca. Non sarà una scelta facile, ma dobbiamo imparare da quello che abbiamo concluso oggi pur non avendo fatto tanti giri. Speriamo siano comunque sufficienti per prendere le giuste decisioni stasera e lottare domani”.

Intanto però Leclerc ancora una volta ha steccato in qualifica, in particolare nella sessione della Q3 di stamane. Riuscitosi a migliorare sino a chiudere al secondo posto nella Q2, il monegasco ha commesso una sbavatura nel giro lanciato della fase successiva, finendo in testacoda contro le barriere e danneggiando l’ala anteriore della SF-24. A tal proposito Vasseur, sempre a Sky Sport F1, aveva commentato: “Non ho ancora avuto modo di parlare con lui, ma sicuramente le condizioni sono state molto insidiose, con pochissimo grip. Abbiamo fatto fatica nel riscaldare le gomme, ma credo un po’ come tutti. […] Penso che il fatto che l’asfalto sia stato ricoperto con il bitume non abbia per nulla aiutato i piloti”.

Leclerc: “Ancora una volta non ho dato il massimo in qualifica, ma sull’asciutto ho fatto passi avanti”

Leclerc invece ha aggiunto, sempre a Sky Sport: “È stato sinceramente tutto complesso sin dal giro di lancio, perché ho faticato a mandare le gomme in temperatura. Ho provato ad essere più aggressivo, ma poi ho perso la vettura alla curva 8. Cosa che ci ha rovinato la qualifica. Non sono certo riuscito a fare miracoli, sebbene avremmo potuto fare di più, a mio avviso. Ma ancora una volta non sono riuscito a dare il massimo in qualifica, e senz’altro non posso essere felice di ciò”.

Ma il pilota si consola con un aspetto positivo: “Sull’asciutto ho fatto dei bei passi avanti e di questo sono contento, perché ho lavorato molto sulla preparazione della gomma e sembra che la cosa stia dando i primi frutti, almeno in ottica di domani. Già oggi volevo mostrare qualcosa, ma per via della pioggia nella Q3 non ci sono riuscito. Domani proveremo a dare il massimo nella Sprint e poi vediamo con le qualifiche”.

Sainz: “Con questo asfalto e la gomma intermedia rimanere in pista è quasi impossibile”

Chiudiamo quindi con Carlos Sainz, anche lui con una sensazione di incompiutezza: “Abbiamo vissuto una sessione altalenante – ha spiegato, puntando anch’egli il dito contro il peggioramento del meteo nella Q3 -. Lì ho faticato a portare in temperatura le gomme. Ci troviamo a tre secondi dalla pole e questo significa che o riesci a riscaldare le gomme oppure finisci dietro. Abbiamo fatto tanta fatica: se domani sarà pista bagnata bisognerà trovare una soluzione, ma se sarà asciutta avremo meno difficoltà. Anche il vento è un problema, qui soffia molto forte. In alcune curve il grip non è male, ma in altre dove abbiamo il vento che spira dietro a queste vetture dall’aereodinamica così sensibile, ci sono delle curve in cui l’auto non ha alcuna aderenza. Poi con l’asfalto bagnato e la gomma intermedia, rimanere in pista è quasi impossibile, ad esempio nell’ultima curva”.

“Non mi sento a mio agio con questa SF-24, vorrei apportare delle modifiche”

Infine Sainz ha affermato che, in merito alle nuove regole della Sprint Race con la possibilità di operare sulle vetture dopo la gara veloce e in regime di parco chiuso, vorrebbe apportare un paio di modifiche “perché non mi sento a mio agio”. “Ho qualche idea per migliorare l’auto in vista delle qualifiche. Invece nella Sprint dovremo farcela con quello che abbiamo e lottare dal quinto posto”.

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