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F1 GP Cina, è Formula Caos: pole ridata a Norris, spiegato il motivo. Erba in fiamme, il team radio di Lecerc

Successo di tutto nelle qualifiche per la Sprint Race del Gran Premio di Cina: pole tolta e poi ridata a Norris, erba ai lati della pista che prende fuoco. La spiegazione e il team radio di Leclerc sul principio di incendio

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Chiamatela pure Formula Caos. Se è vero che qualche goccia di pioggia ha stravolto tutti i piani durante il Q3 delle qualifiche per la Sprint Race di domani, sabato all’alba, è pur vero che la direzione corsa ci ha messo un po’ del suo nell’interpretazione di questi benedetti regolamenti creando confusione, in pista, ai box e a casa. Pista scivolosa, bitume che non aiuta, uscite di pista, track limits, tempi cancellati e poi restituiti hanno scombussolato la lotta per la pole col povero Hamilton che ha assaporato un ritorno alla partenza solo per pochi istanti prima che se la riprendesse un Norris “graziato”.

Per non parlare di un altro mistero, quasi magico e terrificante che si è verificato nelle libere e nella Sprint Qualifyng. Ovvero l’erba che prendeva fuoco. E’ successo due volte, nella fp1 e poi nel Q1 con il manto erboso in curva 5 e curva 7 interessati da un principio di incendio, una roba mai vista in F1 se non sulle monoposto. Ma ci sarebbe una spiegazione.

Gp Cina: caos track limits, la pole prima tolta poi ridata a Norris, Hamilton beffato

Nelle qualifiche per la prima Sprint Race della stagione Lewis Hamilton è beffato ancora una volta dalla direzione corsa che all’ultimo secondo ha restituito la pole a Lando Norris dopo che il crono del pilota della McLaren era stato in un primo tempo cancellato per un’uscita di pista sanzionata come track limits.

I fatti. Piove a Shanghai, Q3 bagnata nella Sprint Qualifyng. Tutti in pista con le gomme intermedie a cercare il guizzo giusto. Ma la pista è scivolosa, anche per l’eccessivo bitume “spalmato” dagli organizzatori sul circuito. In tanti sbagliano, a cominciare da Leclerc che finisce contro le barriere. Comincia il valzer dei tempi in miglioramento ma chi segue il monitor dei tempi osserva come molti dei crono vengano cancellati per track limits.

Cosa che succede un paio di volte a Max Verstappen ma anche a Lando Norris. Nel finale l’inglese della McLaren farebbe anche il miglior tempo davanti a Hamilton e Alonso. Ma questi gli viene appunto cancellato per i motivi di cui sopra. Scende la bandiera a scacchi, Lewis Hamilton sarebbe in pole (valida per la Sprint quindi non per le statistiche sulle partenze al palo). Ma la gioia, sua e della Mercedes, dura pochi secondi perchè la direzione corsa rivede la sua decisione, ridando la pole a Lando Norris che ha potuto gioire:

“Mi sono innervosito un po’. Sono condizioni in cui devi rischiare molto, devi spingere, aumentare la temperatura delle gomme e così via. Sono stato veloce, ho continuato a prendere la Ferrari, quindi ho avuto Non ho fatto per niente bene i primi due giri, ma ho fatto un buon giro finale, abbastanza buono per la pole, sono felice… peccato che non sia per una vera qualifica, ma è abbastanza buono .”.

F1: perchè è stata tolta e poi ridata la pole a Norris

Cominciando con le basi, i track limits sono delle sanzioni inserite nel motorsport per evirare che i piloti taglino o sfruttino eccessivamente la pista nelle sue zone interne e all’esterno dei cordoli. Spesso al centro delle polemiche per l’eccessiva puntigliosità delle penalizzazioni, hanno creato problemi durante la pioggia del Q3 in Cina. In molti si sono visti cancellare i tempi pur andando fuori pista in condizioni di pioggia, non di certo un vantaggio, vedi Verstappen nel primo tentativo, 4° tempo cancellato ma senza l’errore avrebbe forse fatto la pole.

Per quanto riguarda Norris, il giro dove il pilota inglese avrebbe fatto track limits è quello di lancio e non quello della pole. A termini di regolamento era passabile comunque di cancellazione ma evidentemente dalla telemetria in McLaren hanno dimostrato che Norris si sia lanciato a una velocità inferiore rispetto ai giri precedenti, quindi ottenendo un malus e non un vantaggio da quell’uscita.

La spiegazione l’ha confermata lo stesso Andrea Stella team principal della McLaren: “Il tempo è stato ripristinato dalla FIA stessa. Se vai fuori all’ultima curva riparti con una velocità molto più bassa e di fatto Lando ha perso quasi tre decimi perché è uscito all’ultima curva del giro precedente”.

F1 Gp Cina: l’erba prende fuoco, l’allarme di Leclerc via radio

Altra cosa incredibile successa durante le qualifiche per la Sprint Race ma anche nelle libere è stata l’erba che prende fuoco ai bordi della pista. Mai vista una roba del genere in F1 se non ovviamente quando a prendere fuoco sono le monoposto per rottura del motore, perdita d’olio o quant’altro. Celebri gli incendi, per fortuna senza conseguenze che in epoca più o meno recente hanno visto protagonisti Gerhard Berger con la Ferrari a Imola nell’89, Jos Vertappen in Germania sulla Benetton nel ’94 e Romain Grosjean in Bahrain nel 2021.

Fonte: EPA

In Cina invece per alcuni momento è sembrata quasi un’erba magica che prendesse fuoco per autocombustione o giù di lì. Ben due volte, in curva 7 durante le libere e in curva 5 durante il Q1 delle qualifiche.

“C’è del fuoco in curva 5 come stamattina praticamente” la segnalazione nel team radio di Charles Leclerc

Fonte: MemasGP pagina Facebook

Cina, a Shanghai l’erba si incendia, scintille e non solo?

Le fiamme si sono sviluppate sull’erba secca in curva 7 al mattino e in curva 5 nel pomeriggio. Secondo la FIA le scintille delle monoposto hanno provocato il principio di incendio dell’erba, ma resta un velo di ‘mistero’ anche dato dal fatto che non in Cina non fa molto caldo in questi giorni e soprattutto questo fenomeno non si è mai verificato in F1 su altre piste, nè recentemente nè a memoria d’uomo.

Potrebbe essere che gli organizzatori di Shanghai abbiano trattato l’erba del circuito con qualche sostanza, diserbanti o quant’altro particolarmente infiammabili e che, appunto, al passaggio delle monoposto, con qualche scintilla di troppo, facilitano il principio di incendio. C’è da sperare che al netto della pioggia che eviterebbe il problema, durante la gara i tratti in questione vengano tenuti umidi per evitare la continua esposizione di bandiere rosse.

F1 Gran Premio della Cina, il programma

Sabato 20 aprile
Sprint: ore 5:00
Qualifiche: ore 9:00
Domenica 21 aprile
Gara: ore 9:00

Dove vedere il Gran Premio di Cina in tv

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