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League of Legends: la finale mondiale si giocherà in Cina a novembre

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Luigi Di Maso

Luigi Di Maso

Giornalista

Giornalista sportivo e professionista nel mondo della comunicazione digitale. Lavora insieme a club, leghe e brand nel mondo del calcio. È ormai da anni una delle anime del Social Football Summit di Roma. Per Virgilio Sport cura gli approfondimenti relativi all’intreccio tra i mondi del calcio, della comunicazione e del marketing

Gli occhi di tutto il mondo puntati sullo Sports Centre per le finali del famoso videogioco multiplayer online battle arena

Riot Games, casa produttrice del noto videogame League of Legends, ha svelato la data e la sede del prossimo campionato del Mondo. I migliori team (le più forti squadre di 12 leghe regionali) si sfideranno il 6 novembre all’Universiade Sports Centre di Shenzhen, una struttura da oltre 60mila posti che per qualche ora avrà su di sé gli occhi di tutto il globo. La finale del noto gioco di strategia online, tra i più popolari nel mondo degli eSports, è ormai infatti un vero evento mediatico e la conferma è arrivata dai numeri della finale della passata stagione. L’ultimo atto dei Mondiali 2020 è stato trasmesso in 16 lingue e su 21 piattaforme, con un record di 23,04 milioni di spettatori in media al minuto e ben 45,95 milioni di spettatori nel picco più alto.

La Cina è stata quindi confermata come nazione ospitante dopo l’edizione del 2020 che è stata giocata a Shanghai. Solitamente il torneo di League of Legends viaggia tra Asia, Nord America ed Europa, ma del resto l’esplosione dell’emergenza sanitaria nel 2020 ha costretto i gamer a confrontarsi in una bolla, un po’ come è successo per la NBA negli Stati Uniti. Non il massimo per un evento che deve rappresentare il momento di contatto dal vivo tra gamer che solitamente si sfidano online e soprattutto l’occasione per molti tifosi di vedere giocare dal vivo i propri idoli.

La finale di League of Legends del 2021 sarà quella del riscatto, del ritorno al gioco faccia a faccia con l’emozione del tifo che sicuramente diventerà un fattore determinante per le prestazioni dei giocatori. Come se non bastasse, la posta in palio sarà ancora bella alta dopo che nel 2020 i sudcoreani del team Damwon si sono aggiudicati un primo premio da oltre mezzo milione di dollari. Premio di “consolazione” piuttosto generoso anche per il team Suning battuto in finale ma tornato a casa con un bottino 400 mila dollari.

Articolo a cura di Claudio Zecchin

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