A San Siro, in una partita estremamente vibrante, l’Inter batte l’Empoli per 4-2 rimontando da due gol di svantaggio e con due partite ancora da giocare si riporta a +1 sul Milan, che però a Verona domenica sera avrà la possibilità di tornare a due lunghezze di vantaggio.
Nei primi dieci minuti l’Inter è inesistente e l’Empoli in vantaggio dopo cinque minuti con Pinamonti, che è ancora di proprietà dei nerazzurri e che su un assist di Zurkowski anticipa Skriniar in scivolata e fa secco un immobile Handanovic, poi al 10’ Zurkowski segna ma l’azione è viziata da un fuorigioco di Pinamonti e Manganiello annulla.
Al 23’ Parisi anticipa millimetricamente in area Barella che va a terra, Manganiello assegna il rigore ma poi il VAR gli fa giustamente rimangiare la decisione. Al 27’ clamoroso raddoppio dell’Empoli: lunghissimo lancio di Fiamozzi per Asllani che si beve la retroguardia nerazzurra e insacca il 2-0.
Gli ultimi cinque minuti di un incredibile primo tempo sono un assedio furibondo dell’Inter che va due volte a segno: al 40’ Dimarco crossa dalla sinistra e Romagnoli devia nella propria porta, poi al 45’, dopo un destro al volo di poco alto di Barella, cross al centro di Calhanoglu per Lautaro che dal dischetto pareggia. Al terzo minuto di recupero Vicario nega miracolosamente all’Inter un vantaggio che sarebbe stato surreale respingendo un sinistro al volo di Perisic.
Nella ripresa continua il tiro al bersaglio da parte di un’Inter mai vista così furente: prima Vicario compie almeno tre miracoli in due minuti su Calhanoglu, Dumfries e Lautaro, poi al 64’ un cross di Barella viene respinto da Fiamozzi ma arriva Lautaro che mette dentro con rabbia il gol del 3-2. La partita rimane ancora molto aperta ma le più grosse occasioni le hanno Correa, che al 79’ si fa parare il tiro da Vicario, e Sanchez, che al 90’ manda alto in scivolata su cross in contropiede di Perisic.
Al 92’ anche il palo alla destra di Vicario strabattuto nega il 4-2 all’Inter su un destro chirugico di Dzeko, poi il bosniaco su angolo calcia altissimo dal dischetto del rigore. Ma al 94’ è Sanchez a siglare il definitivo 4-2.