Lo “spogliarello” di Alizé Cornet divide il mondo del tennis. Prima del match nel primo turno degli Us Open contro la svedese Johanna Larsson, la tennista francese si è accorta di aver indossato la maglietta al contrario. Così se l’è tolta, mostrando per qualche secondo il suo top sportivo. Non un reggiseno o un abbigliamento intimo. Il gesto ha comunque suscitato clamore e ha indotto il giudice di sedia a infliggerle un warning per comportamento inappropriato.
Subito dopo il match (poi perso), la Cornet ha protestato, ricevendo la solidarietà di molti appassionati di tennis. “Perché se lo fa Djokovic non accade nulla?” è uno dei tanti commenti postati su Twitter. In effetti non solo il campione serbo, ma anche Rafael Nadal nel 2016 si cambiò la maglietta in pubblico prima di cominciare a giocare (e per questo venne sanzionato).
Nel tennis maschile è un comportamento diffuso. In quello femminile, evidentemente, molto meno. Anche la Wta si è schierata a difesa della Cornet con una nota ufficiale: “La violazione del codice che la Usta ha inflitto ad Alizé Cornet durante il suo match di primo turno agli Us Open è stata ingiusta e non basata su regole della Women’s Tennis Association, poiché la Wta non ha regole specifiche in merito al cambio di abbigliamento in campo” si legge nella nota.
“La Wta è sempre stata e sarà sempre in prima linea per le donne e per lo sport delle donne. Questa violazione del codice ricade nell’ambito delle regole dei tornei del Grande Slam e siamo felici di apprendere che l’Usta ha ora cambiato questa politica. Alizé non ha fatto nulla di sbagliato”.
Una polemica che arriva a pochi giorni di distanza da quella sull’abbigliamento di Serena Williams sfoggiato durante l’ultima edizione del Roland Garros e che accende i i riflettori sul tennis femminile.
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