Una ne pensa e cento ne fa, Carlos Tevez. L’attaccante argentino ex Juventus è stato più volte protagonista dell mercato negli ultimi anni. Nell’estate 2015, con un anno di anticipo sulla scadenza del contratto, ecco l’addio ai bianconeri, dopo la finale di Champions persa a Berlino contro il Barcellona: l’Apache lasciò la Juventus e la sua maglia numero 10 dopo due scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana, vinti da protagonista, con 50 gol complessivi, per tornare nel club del proprio cuore, il Boca Juniors, del quale è tifoso, essendo cresciuto nel quartiere dove sorge lo stadio della Bombonera e nel quale aveva giocato tra il 2001 e il 2005.
Fu questo, insieme alla parentesi al Corinthians, il trampolino di lancio verso la carriera europea di Carlitos, che tuttavia lasciò a sorpresa il Boca per la seconda volta nel 2017 per accettare la ricca offerta cinese dello Shanghai Shenhua. La vita in Oriente non è stata esaltante così, nel gennaio 2018, ecco il nuovo ritorno a Buenos Aires. Tutto sembrava andare bene, con la squadra di Schelotto al comando della classifica, fino alla visita in carcere più galeotta che mai. Tevez si è infatti infortunato a livello muscolare e dovrà stare fermo per circa un mese, ma le modalità dello stop sono avvolte nel mistero.
Secondo quanto riporta il ‘Clarin’, infatti, l’attaccante si sarebbe infortunato giocando una partitella nientemeno che in carcere, dopo essere andato a trovare il fratello Juan Alberto Martinez, conosciuto come Beto, rinchiuso nell’istituto penitenziario di Bouwer, nella provincia di Cordoba per una condanna di 16 anni dovuta a un assalto a un furgone blindato, avvenuto nel 2010. Beto avrebbe organizzato la partitella tra detenuti, con Tevez guest star. Anzi, una partita vera e propria, con falli e contrasti duri, uno dei quali sarebbe stato fatale al giocatore. In attesa di ricostruzioni ufficiali il Boca Juniors non ha commentato, ma le conseguenze sembrano solo all’inizio.
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