Andrà a processo il maestro di karate del Bresciano arrestato ad ottobre scorso con l’accusa di aver avuto rapporti sessuali con le allieve minorenni della sua palestra. Lo ha stabilito il gip del Tribunale di Brescia disponendo il rinvio a giudizio con la formula del rito abbreviato, scelta dallo stesso imputato. A divulgare la notizia, tra gli altri, è stato ‘Il Giornale di Brescia’. La prima udienza è stata fissata per il 28 marzo.
La difesa del karateka aveva avanzato istanza perché fossero eseguite tre distinte perizie neuropsichiatriche, sullo stesso uomo e su due delle ragazze che lo accusano, ma il pubblico ministero Ambrogio Cassiani ha domandato il rigetto, ottenendo l’accoglimento della richiesta da parte del gip.
L’imputato, attualmente in carcere, era stato accusato dalla famiglia di una allieva della palestra di Lonato, cittadina poco distante dal capoluogo lombardo, e dalle indagini della Procura era emerso che l’istruttore per anni aveva avuto rapporti sessuali con minorenni. In un caso la vittima aveva addirittura 12 anni all’epoca del primo approccio. “Non ero felice e non volevo avere rapporti con lui e questo lo faceva arrabbiare moltissimo. Mi controllava sistematicamente il telefono e si adirava quando gli rappresentavo che intendevo fare altre cose al di fuori della palestra”, ha fatto mettere a verbale una delle vittime.
“La sua condotta denota una totale assenza di freni inibitori e un totale sprezzo delle regole di civile convivenza e di mancanza di rispetto per la vita altrui, dimostrando infine di essere avvezzo all’uso della violenza e della prepotenza e di farvi ricorso con assoluta disinvoltura”, ha scritto il pm quando a ottobre ha chiesto e ottenuto l’arresto dell’uomo: lo si legge su ‘Il Messaggero’. Sempre il 28 marzo è prevista l’udienza preliminare per altri due adulti coinvolti nell’inchiesta.
SPORTAL.IT