Non si sta rivelando di certo azzeccata la scelta estiva di Cristiano Ronaldo di lasciare la Juventus per tornare nel “suo” Old Trafford, casa del Manchester United. A 37 anni, il portoghese sperava di ritornare subito il padrone della Premier League, il campionato più duro e intenso del mondo. Lo United invece continua a zoppicare in campionato, il fenomeno di Madeira non segna da un’infinità per i sui standard e i rapporti col tecnico Rangnick non sono di certo idilliaci.
Manchester United, Ronaldo partito dalla panchina contro il Burnley è l’emblema del momento
Quando mai abbiamo visto Cristiano Ronaldo partire dalla panchina nei suoi quasi 20 anni di carriera professionistica. Basterebbe questo dato per rendersi conto che qualcosa è cambiato all’interno del mondo Ronaldo. Non più il dominatore d’Europa ma forse, e per forza di cose, un giocatore più normale, non più il fenomeno inarrestabile dei tempi di Madrid.
Già con la Juve avevamo avuto il sentore che qualcosa si fosse rotto nel modo di giocare di CR7, ma la durezza e la competitività della Premier League sta mettendo in luce tutti i problemi che circondano l’attaccante, ancora molto integro dal punto di vista fisico ma che pian piano sta perdendo quell’esplosività che lo ha sempre contraddistinto anche senza palla.
L’1-1 contro Burnley ultimo in classifica, benchè con tante partite in meno, con Ronaldo inizialmente in panchina è l’emblema della inevitabile decadenza del classe 1985, che a Manchester non ha ancora trovato il proprio ruolo ideale, di certo non aiutato dai compagni di squadra
Manchester United, Cristiano Ronaldo: infranto un taboo che durava da 12 anni
La fotografia del momento di Cristiano Ronaldo, come sempre, sta tutta nei numeri. Uno in particolare fa davvero riflettere su quella che potrebbe essere forse la fine di un’era. Era dal lontanissimo 2010 che il fenomeno portoghese non rimaneva per cinque partite consecutive di campionato senza trovare la via del gol.
Un’infinità per Ronaldo, che può comunque consolarsi nello star facendo meglio del suo eterno rivale Leo Messi a Parigi, anche lui in crisi di gol e di prestazioni dopo una vita passata a giocare allo stesso modo, nello stesso campionato e per di più nella stessa squadra.
Oltre a questo dato, i numero di Ronaldo sono diventati improvvisamente “normali”. otto gol in 19 partite di Premier (oltre tre assist), cinque gol in sei partite in Champions League. Oltre a ciò, ci sono le tensioni col nuovo tecnico dei Red Devils Ralf Rangnick e la sceneggiata per la sostituzione contro il Brentoford.
A marzo sarà anche impegnato negli spareggi per non rimanere fuori addirittura dal Mondiale, e qui si che sarebbe un vero dramma sportivo per il portoghese, che potrebbe non avere un’altra occasione di giocare la Coppa del Mondo in carriera.
Manchester United, Ronaldo potrebbe salutare a fine stagione
Quali sono le opzioni per Cristiano Ronaldo al termine di questa stagione? Stando che il 2022 potrebbe vedere, come detto, la contemporanea caduta dal trono sia di CR7 che di Messi, ultimamente si parla molto di un Cristiano molto scontento della situazione in Premier, con lo United al momento quinto dietro anche al West Ham. Qualche settimana fa era stata paventata l’ipotesi di una rescissione consensuale in caso di mancato ingresso in Champions League a fine stagione.
Se questa rimane un’ipotesi percorribile, dalla Francia arriva una notizia ben più succosa riguardante l’avvenire del 37enne. Sembra infatti che Pochettino verrà esonerato dal PSG a fine stagione, e i media transalpini insistono sulla volontà della proprietà di investire per portare sotto la Tour Eiffel Zinedine Zidane.
Proprio Zizou, si apprende dalla Francia, potrebbe portare a Parigi Cristiano Ronaldo, avendolo allenato al Real e avendoci vinto assieme ben tre Champions League. Ancora non c’è nulla di ufficiale, ma i parigini sono uno dei pochissimi club a potersi permettere l’ingaggio di CR7, ed è dunque una strada da non escludere a priori. In questo caso si andrebbe a formare una coppia impensabile anche alla playstation con Ronaldo-Messi nello stesso attacco.