L’indignazione che sta sollevando il comportamento, e forse le affermazioni seguite, di Maria Pilar León, per tutti Mapi León campionessa del Barcellona, sta travolgendo l’opinione pubblica iberica. I media catalani e non solo stanno trattando quello che si preannuncia uno dei casi dell’anno, al pari del processo Rubiales in corso di svolgimento.
La giocatrice della società blaugrana è finita nella bufera per aver toccato le parti intime dell’avversaria, Daniela Caracas, che milita nell’Espanyol. Un gesto inequivocabile, immortalato dalle immagini di un video sezionato in ogni suo dettaglio, sui social.
Lo scontro e la molestia tra Leon e Caracas
Una vicenda che è diventata di dominio pubblico, neanche a ribadirlo, complici le immagini che si sono impadronite di una visibilità sui social media evidente, prepotente e che ha smosso il pubblico indignato dall’atto di Leon ai danni di Caracas, in una azione di gioco che è parsa inoffensiva, quasi innocua. In aggiunta a quel che si evince dalla sequenza del video in questione, Mapi avrebbe apostrofato la rivale con delle frasi non proprio cordiali dal labiale. E che non hanno certo alimentato il partito dei difensori della giocatrice del Barcellona.
L’Espanyol ha subito preso posizione difendendo la propria calciatrice: “Si tratta di un’azione che consideriamo inaccettabile e che non deve passare inosservata. Maria Pilar León, durante un “duello” di campo con la nostra calciatrice, Daniela Caracas, ha fatto un gesto che ha violato la sua intimità. E oltre a quanto accaduto in campo, c’è stata anche la spiacevole reazione sui social, dove la nostra calciatrice è stata bersaglio di insulti arrivati da centinaia di profili. Ed è per questa ragione che abbiamo messo a sua disposizione i servizi legali del club nel caso in cui volesse intraprendere un’azione legale”.
La difesa di Mapi Leon
Non è tardata ad arrivare la risposta di Leon, che ha difeso la propria persona e quanto avvenuto è stato ridimensionato a “gameplay”: “In nessun momento ho violato, né ho avuto intenzione di violare, l’intimità della mia collega, Daniela Caracas. Nelle immagini si può vedere che si tratta di una normale azione di gioco nella quale lei mi urta intenzionalmente e io le tocco la gamba dicendo, come reazione a tale collisione, “Che ti succede?”. In nessun caso mi verrebbe in mente di toccare le parti intime di una qualsiasi delle mie colleghe. Va contro i miei principi e non lo farò mai.
Condanno le molestie che Daniela sta subendo sui social e le esprimo la mia più sincera solidarietà. Si è creato molto rumore intorno al mio nome, con l’unico scopo di danneggiare la mia immagine e i miei principi, diffondendo notizie manipolate per altri scopi. Scopi evidenti se pensiamo a quello che sta succedendo in questa settimana. Sono molto turbata e delusa, ragion per cui mi riservo il diritto di intraprendere azioni legali contro chiunque cerchi di approfittare di questa situazione per danneggiarmi e continuare a diffamarmi sulla base di prove infondate”, ha detto riferendosi anche al processo Rubiales.
Mapi León, in passato, è stata molta critica nei confronti dell’ex presidente della Federcalcio spagnola che, durante la premiazione dei Mondiali femminili 2023 vinti dalla Spagna, baciò sulla bocca Jennifer Hermoso, senza il suo permesso stando a quel che ha dichiarato in aula la stessa calciatrice.
Inoltre, Mapi León, per non andare contro ai suoi ideali, è l’unica a non essere tornata in nazionale dopo l’ormai celebre “ammutinamento delle 15” del 2022 in protesta con il c.t. dell’epoca Jorge Vilda, una scelta che ha pagato perdendo l’opportunità di conquistare il titolo Mondiale del 2023.
La decisione dell’Espanyol
Nel tardo pomeriggio di oggi, 11 febbraio, l’Espanyol ha deciso di non denunciare Leon all’organismo disciplinare della Federazione calcistica spagnola (RFEF). Il club ritiene che non si tratti di un gameplay e resta fermo nella sua decisione, ovvero quella di sostenere Caracas e consentirle di valutare l’impatto, da ogni punto di vista, che u eventuale processo potrebbe avere sulla sua vita e sulla sua cariera.
Sul fronte sportivo, riporta Mundo Deportivo, l’Espanyol ha avuto tempo fino alle 14:00 di oggi per segnalarlo alla RFEF. Ciò è stabilito nel Codice Disciplinare, che afferma letteralmente che “tale diritto può essere esercitato entro un periodo che terminerà alle ore 14:00 del secondo giorno lavorativo successivo alla partita in questione”.