Il rimpianto e il rammarico pervadono le persone che sono state accanto a Diego Armando Maradona, nel bene e nel male. In questi giorni, la sofferenza si pone sullo sfondo per permettere che sia l’esigenza di ricostruire e capire a guidare. La rabbia, che pure traspare, è scaturita dal non aver potuto aiutare Diego, costretto ad affrontare quelle ore di solitudine e senza adeguata assistenza, nonostante l’aggravamento delle sue condizioni e una caduta (con relativa botta alla testa) risalente a sette giorni prima abbiano aggravato un quadro già delicato.
Gli ultimi giorni di Maradona: una casa semplice, una camera senza bagno privato
Quanto emerge sulla convalescenza di Maradona è sempre più paradossale e doloroso. Veronica Ojeda, sua ex compagna e madre del piccolo Diego Fernando a cui il campione aveva dedicato uno dei suoi ultimi messaggi, ha fornito la sua testimonianza lunedì. Cinque ore di colloquio con i giudici.
A riferire quanto descritto anche da Veronica, il suo avvocato e compagno Mario Baudry che ha descritto ai giornalisti un quadro inquietante quanto desolante. “La camera dove si trovava Diego era molto semplice, senza un bagno, una sorta di playroom”, l’ha descritta Baudry che ha rivelato la presenza solo di un bagno chimico. “Diego non meritava di passare i suoi ultimi giorni così”, ha aggiunto. “Se ci fosse stato un medico, questo non sarebbe accaduto”.
L’inchiesta: perquisiti studi e abitazione della psichiatra di Maradona
Intanto la magistratura argentina, che indaga sulla morte di Diego Armando Maradona, ha messo sotto sequestro le chat di Whatsapp di cui facevano parte le figlie di Maradona, Dalma e Giannina, il figlio italiano Diego Junior e due degli specialisti che seguivano l’ex fuoriclasse, la psichiatra Agustina Cosachov (anche lei sotto indagine) e lo psicologo Carlos Diaz.
Un passaggio delicato e che rientra nella più vasta ispezione avvenuta nello studio della professionista che guida l’equipe incaricata di seguire il Diez. L’operazione, che ha riguardato lo studio e il domicilio della psichiatra, è stata promossa con la finalità di individuare la documentazione relativa ai trattamenti seguiti dal campione argentino. Fonti giudiziarie hanno riferito a La Nacion che “A questo punto delle indagini abbiamo accreditato che Luque e la Cosachov avevano in carico l’assistenza sanitaria e la salute di Maradona. Allora per proteggere le prove e sequestrare la documentazione si è deciso di perquisire gli studi della psichiatra”.
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