Ci sono date che restano nella memoria per sempre e se sei stato Diego Armando Maradona la cosa vale a livello mondiale: che sia nato il 30 ottobre del 1960 lo ricordano in tanti, così come la data della sua morte, il 25 novembre del 2020, ma anche tanti altri giorni sono scolpiti nell’immaginario collettivo. Il 3 luglio del ’90, ad esempio, 34 anni fa, Maradona divise in due Napoli sfidando l’Italia nella semifinale dei Mondiali al San Paolo con la sua Argentina. Un caso nazionale visto che buona parte dello stadio tifò per lui anzichè per gli azzurri di Vicini. E fu decisivo proprio un rigore del Diez a sancire l’eliminazione dell’Italia. Il Clarin pubblica un video inedito in cui il Pibe confessa le sue paure prima di recarsi dal dischetto quella sera.
- Italia-Argentina '90, una semifinale storica
- Le parole di Maradona in ricordo di quel rigore
- A Napoli si festeggiano i 40 anni dall'arrivo di Maradona
- Tre giorni di eventi a Napoli per ricordare Maradona
Italia-Argentina ’90, una semifinale storica
La partita al 90′ era finita sull’1-1: al gol iniziale di Schillaci aveva replicato Caniggia, approfittando di una maldestra uscita di Zenga. Parità anche ai supplementari, sarebbero stati i rigori a decidere la prima finalista dei Mondiali. Comincia la serie e tutti segnano. Goycochea para il quarto tiro dell’Italia e arriva l’ottavo rigore, quello di Diego Armando Maradona.
Le parole di Maradona in ricordo di quel rigore
Nel video inedito della Fifa pubblicato dal Clarin si sente Maradona confessare: “Il rigore più sofferto della mia vita perché avevo appena sbagliato con la Jugoslavia, ma mi dicevo da centro campo se sbagli sei una m…, sei il peggiore, non puoi tradire così tante persone che ti amano; mamma, a papà, i tuoi fratelli, il popolo argentino… E ho segnato”. Diego prese la rincorsa, aprì il sinistro sul palo destro spiazzando Zenga che si tuffò dall’altro lato e l’Argentina si portò in vantaggio per 4-3. Il resto lo fece ancora Goycochea che parò il successivo rigore ad Aldo Serena, chiudendo i giochi.
A Napoli si festeggiano i 40 anni dall’arrivo di Maradona
Anche il 5 luglio però è una data che, almeno a Napoli, nessuno dimentica. Quaranta anni fa, il 5 luglio del 1984, il re del calcio sbarcò in città e venne presentato ufficialmente allo stadio. L’evento si tenne nell’intervallo di una partitella tra le giovanili azzurre per festeggiare lo scudetto degli Allievi (dove c’era un certo Ciro Ferrara). Quando Maradona – comprato per poco più di 12 miliardi di lire dal Barcellona dopo una estenuante trattativa – esce dal tunnel del San Paolo il 5 luglio del 1984, nel giorno della sua presentazione a Napoli, è già una promessa d’amore eterno. “Buonasera napolitani, sono molto felice di essere qui”. Non ha il tempo di dire altro dal cerchio di centrocampo dove un plotone di fotografi lo accerchia, esplode il boato del pubblico venuto apposta per vedere lui: mille lire la curva, duemila i distinti e tremila le tribune. Diego prende il pallone, inizia a palleggiare: destro, sinistro, destro, sinistro e palla in cielo. Azzurro più che mai quel pomeriggio d’estate. Rimarrà sette anni di vittorie e gol ma anche di amore tossico, di pressione infinita e di tensioni con la società. Solo con i compagni di squadra e con la città avrà un affetto infinito, che dura tuttora.
Tre giorni di eventi a Napoli per ricordare Maradona
Arriva infatti “D10s in the street”, una tre-giorni di eventi gratuiti fra sport, sociale, inclusione e aggregazione in programma alla Rotonda Diaz sul Lungomare di Napoli fra domani, venerdì 5 e domenica 7 luglio per celebrare i 40 anni da quel giorno della promessa di eterno amore. L’iniziativa “D10S in the street” è dedicata ai bambini: saranno i baby calciatori nati fra il 2013 e il 2016, a sfidarsi nella fase finale di un torneo di calcio a tre nel campo di gioco allestito alla Rotonda Diaz, dopo le fasi preliminari svoltesi al Centro Kennedy.
“D10S in the street” partirà venerdì 5 luglio alle ore 18 (non a caso nello stesso orario in cui 40 anni fa Maradona si presentò al San Paolo ai napoletani) con la parata di tutti i bambini che parteciperanno agli eventi, per poi proseguire alle ore 19 con la presentazione degli organizzatori, alle 19,30 con la consegna delle divise alle squadre partecipanti al torneo, alle 20,30 con lo show che vedrà protagonisti Paola Morra (vedova del fratello di Diego, Hugo Maradona, scomparso un anno dopo il Pibe de Oro), gli ex compagni di squadra Salvatore Bagni e Antonio Carannante, per poi concludersi alle 22,30 con lo spettacolo di fuochi di artificio Invitati a partecipare, fra gli altri, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e l’assessore allo Sport Emanuela Ferrante, il presidente del Calcio Napoli Aurelio De Laurentiis e l’ex presidente Corrado Ferlaino. Sul palco anche le maglie di Diego Armando Maradona, esposte per l’occasione grazie al Cammarota Antonio Museum. Sabato 6 e domenica 7 luglio apertura del villaggio alla Rotonda Diaz alle ore 15, con dj set alle 19 e partite del torneo di calcio a tre alle 15,30 e alle 22. Atto conclusivo della tre giorni sarà la premiazione del torneo di calcio.