La vicenda è nota ed ha fatto il giro del mondo, con un lieto fine che sembra aver rasserenato gli animi. La storia del rider 50enne aggredito a Napoli da sei malviventi che gli hanno rubato il motorino ha indignato tutti. Prima c’è stata la solidarietà generale, cui ha contribuito anche Fares con una donazione, poi le forze dell’ordine – grazie proprio ai video che sono stati girati – hanno rintracciato ed arrestato i colpevoli e ritrovato il motorino. Resta lo choc per immagini violente che hanno colpito anche Claudio Marchisio.
Il post commosso di Marchisio
L’ex centrocampista della Juventus (oggi commentatore Rai), da sempre attento ai temi del sociale, è intervenuto su Instagram mostrando il video dell’aggressione e scrivendo: “Ho perso il lavoro 5 anni fa, facevo il macellaio. Vorrei fare il mio mestiere, voglio lavorare, voglio pagare le tasse, voglio essere una persona onesta e avere una vita normale”. Queste le parole di Gianni, che a 50 anni ha iniziato a fare il rider per non far mancare nulla ai suoi 2 figli, dette dopo che 6 giovani balordi lo hanno picchiato e derubato dello scooter”.
Poi ha aggiunto: “Gianni potrebbe essere nostro padre, nostro zio o nostro cugino. Ai giovani che vedono queste immagini, ai giovani che a volte per colpa di altri si ritrovano in queste situazioni. Siate un buon esempio, per voi stessi e per il prossimo”.
I tifosi replicano sui social
Tantissime le reazioni dei follower: “ma le forze dell’ordine controllano solo i bravi cittadini oppure se ne vanno in giro per colline pur di non essere presenti dove c’è bisogno.” o anche: “Claudio spero che il tuo consiglio venga ascoltato. Perché non si può vedere che in sei aggrediscono un povero uomo per rubargli il motorino..è inaccettabile!” oppure: “Questa è la società di oggi ? Figli di Gomorra e di Savastano. Pensavo che Gomorra fosse una fiction”.
Il web è un fiume in piena: “Lo Stato deve intervenire, deve dare ai giovani delle alternative alla delinquenza, una di queste è certamente lo sport!” e ancora: “ci sono tantissimi giovani che pedalano o prendono freddo in moto per guadagnarsi qualche soldo onestamente facendo il rider a volte anche sottopagati. I soldi facili non esistono. Insegnamo questo ai nostri figli altrimenti abbiamo fallito tutti in partenza. Uscite fuori dal branco ragionate con la vostra testa” e infine: “Questi sono i veri eroi. Non chi ruba stipendi milionari per fare un ora di divertimento a settimana….”.