Marco Verratti è stato fermato nella notte tra martedì e mercoledì per guida in stato di ebbrezza a Parigi. Il centrocampista del Paris Saint Germain è stato fermato sulla circonvallazione del 13esimo arrondissement della Capitale francese, riporta L’Equipe: il giocatore pescarese è stato sottoposto al test alcolemico e i suoi valori sono risultati superiori al limite fissato (0,49 mg/l con una soglia massima di 0,25mg/l) dalla legge transalpina.
Verratti è stato trattenuto in centrale per alcune ore per far scendere la percentuale di alcol nel sangue e poi rilasciato, ma verrà sottoposto a processo nelle prossime settimane. L’Azzurro rischia una lunga sospensione della patente in quanto neo patentato, e sarà multato dalla società campione di Francia per violazione del codice etico firmato con il contratto.
In un’intervista a Le Parisien, il giocatore aveva commentato così le voci sulle sue uscite notturne: “Il mio stile di vita non è quello che dicono, amo stare con la mia famiglia e non esco ogni notte anche perché altrimenti mia moglie mi caccia. Ogni mattina i miei figli si svegliano alle 7 per andare a scuola, la mia vita è tranquilla”.
Verratti si trova bene agli ordini di Tuchel: “Ricorda un po’ Carlo Ancelotti. Perché ama stare vicino ai giocatori, è molto diretto, dice le cose in faccia anche quelle non bene, è una brava persona e ti aiuta a dare tutto. Quest’anno ci capiamo bene con l’allenatore e il suo staff, mentre a volte con Emery era complicato, però ogni tecnico ha il suo stile. La differenza è che con Tuchel i rapporti umani sono diversi, in allenamento si vede una persona felice, lavoriamo seriamente, ma con il sorriso che con lui abbiamo ritrovato e questo aiuta molto. Se c’è da elogiare la squadra non ha problemi a farlo, se c’è qualcosa che non va lo dice apertamente, a volte lo fa davanti a tutto il gruppo, altre volte singolarmente. Con lui si parla molto, siamo in sintonia, ci divertiamo e i risultati arrivano”.
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