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Marelli spiega cosa ha sbagliato l'arbitro Maresca nel derby

Juventus-Torino vista ai raggi x sui casi dubbi

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Marelli spiega cosa ha sbagliato l'arbitro Maresca nel derby Fonte: Ansa

Il 4-1 finale ha probabilmente messo il silenziatore alle possibili polemiche legate all’arbitraggio di Juventus-Torino. Il direttore di gara, il napoletano Maresca, ha concesso un rigore al Torino e ne ha negato un altro ma come ha arbitrato nel derby? Per l’ex arbitro Luca Marelli si può parlare di “Prestazione superlativa del napoletano” e sul suo blog analizza i casi dubbi.

Per Marelli giusto il rigore per mani di De Ligt

Si parte dall’episodio centrale del derby, che arriva al 46′: De Ligt, al centro dell’area, devia il pallone calciato da Verdi: Il gioco continua, Maresca non interviene. Marelli spiega: “La deviazione col braccio è evidente, così come sono evidenti i seguenti punti:

– il tiro non arriva da distanza ravvicinata;
– il braccio è molto largo ed in posizione innaturale fin dal tiro di Verdi;
– l’aumento del volume corporeo è evidente.
Irrati al VAR lascia proseguire l’azione (che continuerà per un minuto e tre secondi, prima di uscire dal terreno di gioco) ed è corretto: il regolamento sottolinea che un braccio in posizione innaturale è solitamente punibile se aumenta il volume corporeo. Solitamente non significa sempre”.

E’ esattamente questo il caso. Considerando che il braccio era in posizione “aperta” fin dall’inizio, perde importanza il fatto che il pallone sbatta in un primo momento sul fianco: Nel caso di un tiro in porta (come in questo caso) l’ammonizione è automatica (con un’eccezione, cioè il cartellino rosso in talune circostanze particolari). Decisione, pertanto, perfetta di Maresca, ben assistito da Irrati.

Maresca pesca Dybala che simula

Al minuto 69 una chicca di Maresca secondo Marelli: “Dybala cerca di saltare Izzo e cade a terra. Maresca interrompe il gioco, ammonisce Dybala per simulazione e concede un calcio di punizione indiretto alla difesa: Decisione perfetta. Una volta ammonito, è doveroso sottolineare il gesto di Dybala: Rivolge un segno di assenso verso Izzo, di fatto ammettendo di aver cercato di ingannare l’arbitro”.

Per Marelli c’era un secondo rigore per il Torino

Al 71esimo minuto un episodio che, con un risultato finale diverso, avrebbe sollevato un vespaio di polemiche. Fondate. Su un pallone proveniente dalla fascia destra, Cuadrado salta completamente fuori tempo e, ricadendo, entra in contatto con Belotti: Maresca, in ottima posizione (proprio di fronte ai calciatori) lascia correre.

Questo è il classico caso in cui il VAR nulla può: Maresca in controllo dell’azione, visuale liberissima, valutazione soggettiva dell’entità del contatto. E’ rigore, dubbi non ce ne sono: fallo negligente di Cuadrado.

Se Maresca avesse fischiato il giusto rigore, il VAR avrebbe confermato dopo breve silent check.
Maresca non fischia ed il VAR rimane ugualmente silente, trattandosi di competenza esclusiva dell’arbitro la valutazione del contatto.
Il classico episodio sul quale il VAR è “impotente” e che avrebbe avuto diversa soluzione in caso di challenge: l’IFAB ci pensi bene a voler rinviare ulteriormente questa innovazione…

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