In vista del prossimo GP ad Assen, Marc Marquez è intervenuto in conferenza stampa: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro negli ultimi tre giorni a Madrid insieme al mio team medico e ai fisioterapisti. La caviglia era uno dei problemi più grandi prima di arrivare qui, perché l’infiammazione era piuttosto forte, ma hanno fatto un ottimo lavoro e ora penso non sarà più una grossa problematica“.
Le condizioni fisiche però non sono al top: “Per quanto riguarda il pollice, è rotto, ma solo nell’ultimo pezzo, quindi non sarà un grande problema. Poi c’è la costola, ho un’incrinatura alla seconda costola e questo sarà un problema perché appena respiro, se spingo con il braccio lo sento. Comunque vedremo, partiremo nelle prime libere e poi andremo avanti passo dopo passo“.
Marquez è tornato a parlare anche della rinuncia al GP in Germania: “È stato un weekend davvero molto difficile. Il punto è che se spingi e cadi, lo accetti, come ad esempio nelle qualifiche, in cui capisci di essere al limite, mentre la caduta del warm-up è diversa. Già sabato mi ero detto di mollare un po’ e nella Sprint sono andato più lento, o meglio quello era il mio passo e non ho spinto di più rispetto a quello che sentivo mi potesse dare la moto. La caduta del warm-up è stata invece inattesa e la più difficile da capire“.
Sul suo futuro in MotoGP, Marquez ha concluso: “Il fatto che io sia qui nonostante tutti questi problemi fisici dimostra che il mio impegno con la Honda è massimo e continuo a lavorare al 100% per questo progetto, sono qui ad Assen per raccogliere informazioni per la moto del futuro. Spesso ho guidato oltre i limiti, ma dopo le cinque cadute nell’ultimo weekend non mi sento pronto a spingere in Olanda”.