Il Benevento proprio non riesce a sbloccarsi (ha perso anche a Verona con l’Hellas ed è tristemente a 0 punti dopo 8 giornate) e il sindaco della città sannita, Clemente Mastella, grande appassionato di calcio, non sa più a che santo votarsi pur di vedere la squadra giallorossa conquistare i tre punti. “Adesso è di sfiducia totale. Ci sono stati dei momenti in cui si pensava che avevamo giocato discretamente, come contro l’Inter o contro il Torino, ma alla fine lo choc è che stiamo dove siamo. Eppure, anche contro il Verona siamo stati sfortunati con l’espulsione di Antei – si legge sulla Gazzetta dello Sport -. Magari le streghe si muovono per far fuori la Fiorentina del mio amico Della Valle domenica”. In casa dei viola, di sicuro, non gradiranno.
Di sicuro Mastella non ha invece gradito l’esternazione di Andrea Stramaccioni, ex allenatore di Inter e Udinese, ora allo Sparta Praga. “Rispettateci, non siamo mica il Benevento”, aveva detto il tecnico della squadra della capitale ceca al termine della partita persa in casa contro la capolista Plzen, dopo alcune proteste verso l’arbitro. “Penso a quel cretino di Stramaccioni. Noi gli rispondiamo “mica siamo Stramaccioni”. Ha fatto una comparazione cretina, una cosa che lascia un po’ perplessi, una cosa inaccettabile. Spero che il collegio dei probiviri degli allenatori intervenga e che l’allenatore ci chieda scusa” ha tuonato lo scafato esponente politico.
Un’esternazione prontamente raccolta da ‘Strama’, che si è reso conto di averla fatta (abbastanza) grossa e ha messo di mezzo anche una familiare, per uscire dall’impasse. “Mi scuso verso chi si è sentito offeso, ma non era mia intenzione farlo. Mia nonna è nata a Cusano Mutri, in provincia di Benevento. Ho tanti parenti lì ed è lungi da me accusare questa città. Era solo in riferimento al fatto che fosse un club al primo anno di Serie A”. Perché non organizzare un incontro amichevole ‘riparatore’ tra le due squadre, a questo punto?
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