A detta di molti, nonostante gli addii di Calhanoglu e Donnarumma, il Milan si è mosso bene sul mercato ed ha mantenuto una squadra molto forte. I dubbi maggiori però sono gli attaccanti, Ibrahimovic e Giroud. Non si discute la classe e l’esperienza ma il fisico, abbastanza precario per entrambi. E questa è una vera incognita per tutti: quante partite salteranno, tra lo svedese e il francese, nel corso della stagione? È della stessa opinione anche Arrigo Sacchi, intervistato oggi dalla Gazzetta dello Sport:
“Mancherà Donnarumma, mancherà anche Calhanoglu, però il problema non sarà tanto riempire le caselle. L’importante per Pioli sarà che la sua squadra mantenga l’entusiasmo e l’umiltà che le hanno permesso nella stagione scorsa di andare oltre ogni aspettativa. Se superano il rischio dell’appagamento, i giocatori di Pioli possono diventare ancora più bravi. Non devono pensare di essere arrivati , ma devono imparare a giocare a memoria, a occhi chiusi. È lo step che manca. Rispetto allo scorso anno però sono tutti migliorati, Kessie, Calabria, tanti altri. Donnarumma è un buon portiere, ma conta l’insieme. Per quello che riguarda l’attacco, Ibra e Giroud sono fortissimi, però avanti con gli anni: è questa la vera incognita”.