Del difficile momento che sta attraversando il Milan hanno parlato in momenti diversi tutti i componenti della dirigenza, chiamati ovviamente in ballo per giustificare l’esonero di Marco Giampaolo, sostituito da Stefano Pioli.
Dal ds Massara fino al duo Boban-Maldini, responsabili dell’area tecnica, passando ovviamente per l’ad Gazidis, le cui dichiarazioni sullo spettro della retrocessione in D lasciato in eredità dalle gestioni precedenti ha fatto infuriare Adriano Galliani.
Chi non aveva ancora preso la parola sono stati invece i rappresentanti del fondo Elliott, ovvero la proprietà del club. Questo “vuoto” è stato colmato dalla risposta ai sei interrogativi posti da Affaritaliani.it Milano alle dirigenze di Inter e Milan sulla questione del nuovo stadio.
Dopo aver ribadito la volontà di abbattere San Siro per fare spazio al nuovo impianto, è stata ribadita la volontà di non cedere il club, almeno per il momento: “L’unica opzione ad oggi sul tavolo è quella di poter realizzare un nuovo San Siro a San Siro e su questa si è basata la Proposta di Fattibilità e la richiesta avanzata al Comune di Milano. I Club non hanno un altro progetto altrove. Non valutiamo la possibilità di vendere qualora venisse dato l’ok alla costruzione”.
E qualora il progetto venisse bocciato? “I Club – fa sapere Elliott – hanno fatto una proposta chiara e precisa. Se si vorrà dire di no – anche solo in parte a questa domanda – i club valuteranno il da farsi. Massima disponibilità con tutti a migliorare il progetto ma non a stravolgerlo nei suoi fondamentali. fermo restando l’esigenza di dotarsi di uno stadio in linea con i top club coi quali competono. Status quo e ristrutturazione non sono strade percorribili”.
Poi una battuta sul progetto di edificazione dell’area: “Il progetto presentato al Comune di Milano prevede sia la realizzazione dello Stadio sia di un distretto multifunzionale, così come previsto dalla Legge Stadi, necessario a garantire la sostenibilità economica e a raggiungere l’obiettivo di riqualificare l’intera area di San Siro”.
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