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Milan, Leonardo allo scoperto su ipotesi ritorno, Fonseca e ruolo di Ibrahimovic

Ospite al Festival dello Sport, Leonardo ha parlato dell'attuale situazione del campionato italiano, soffermandosi poi sul suo ex Milan e sul tecnico Fonseca. E non è mancato anche un accenno ad Ibrahimovic, con cui in passato ci furono scintille

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Nel via vai di ospiti che in questi giorni stanno movimentando Trento in occasione del Festival dello Sport, è transitato anche Leonardo per commentare l’attuale momento del calcio italiano. E già che c’era, soffermarsi su quel Milan che ha segnato in varie forme buona parte della sua carriera, ma non solo. E non è mancato un leggero momento di imbarazzo riguardo Zlatan Ibrahimovic.

Leonardo e l’attuale campionato: “L’Inter gode di maggiore continuità”

L’ex calciatore, ex allenatore ed ex dirigente ha offerto anzitutto la propria disamina sull’attuale campionato. Anche se a dire il vero non ha riservato particolari colpi di scena al riguardo: “È complicato dire chi possa essere la vera favorita, il campionato è difficile e molto aperto“.

Certo, dopo delle prime giornate senza che spiccasse una squadra in particolare, ora c’è un assestamento e le forze in campo iniziano ad essere più chiare: secondo Leonardo l’Inter, squadra che già allenò in passato, “è quella che ha maggiore continuità avendo lo stesso allenatore, gli stessi giocatori e lo stesso progetto”. Cosa che darebbe maggiore stabilità, a sui dire.

Ma c’è poi un Napoli “in crescita”, e anche in questo caso il brasiliano non ha offerto delle dichiarazioni roboanti (“Conte può dare una spinta importante perché al di là della sua bravura è un gran motivatore“: l’equazione Conte = motivatore è ormai pari a quella Pippo Baudo = gran professionista).

“Milan in cerca di identità, Morata già un leader”

Sul Milan invece l’ex dirigente ravvede delle “difficoltà”, a causa anche di una ricerca di una “nuova identità”, cosa che lo rende “più distante” dai successi. Un contributo però potrebbe arrivare da Morata: “Lui è già un leader anche se è arrivato da poco – ha affermato Leonardo – conosce già l’Italia ed ha conquistato da poco un Europeo: tutto questo gli dà la forza per essere leader come sta dimostrando”.

“Fonseca ha bisogno di tempo. Non torno al Milan”

Ma non si può prescindere da colui che suscita sentimenti contrapposti nella piazza rossonera, tra chi lo considera un re travicello in attesa di un nuovo innesto in panchina e chi invece vuole continuare a dargli fiducia, ovvero Fonseca. L’allenatore del Milan è davvero l’uomo giusto? Leonardo non dà risposte nette: “Lui ha appena iniziato, come tutti i tecnici ha bisogno di tempo. Suona banale, ma è così”.

Che il portoghese resti o vada via, di sicuro al Milan non rivedremo Leonardo. Il diretto interessato infatti ha affermato ai giornalisti presenti al Festival dello Sport di stare bene a casa: “Non ho molta intenzione di ritornare nel calcio, almeno come l’ho vissuto prima. Sicuramente non da allenatore e neppure da direttore sportivo. Quando ho chiuso con il PSG decisi di prendere un’altra strada sempre nel calcio, che resta la mia vita, ma in modo diverso”.

Leonardo e la risposta su Ibra dirigente

Sulla tolda dirigenziale intanto c’è Zlatan Ibrahimovic, le cui strade con Leonardo si sono incrociate diverse volte in passato. E non senza scintille tra i due: nella sua autobiografia scritta da Luigi Garlando Adrenalina lo svedese aveva definito l’allora Paris Saint Germain dove militava da calciatore (e il brasiliano da dirigente) come un club “indisciplinato”. Cosa che scatenò la reazione stizzita di Leonardo, che rivelò come Ibra chiese varie volte di giocare nel PSG, accusandolo inoltre di ingratitudine nei confronti di un club “che ha fatto tanto per la sua carriera”.

Tornando ad oggi, il brasiliano ha tagliato corto alla richiesta di un giudizio su Ibrahimovic dirigente: “Bella domanda, diciamo che non rispondo”, la sua risposta espressa mal celando un sorriso.

La stima per Thiago Motta: “Sta dimostrando quello che è”

E dopo aver glissato sul caso Mbappé (“Non ho nessuna voglia di polemizzare o commentare situazioni specifiche”), Leonardo ha riservato invece carezze per “una persona che stimo tanto, ho allenato all’Inter e sono stato suo direttore al PSG”, ovvero Thiago Motta.

“Lo stimo tantissimo, sono davvero contento che stia dimostrando quello che è dando prova di essere impattante in maniera positiva sulla mentalità di gioco e sulla gestione”, è il commento di Leonardo sull’attuale tecnico della Juventus.

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