Nel corso della lunga intervista concessa a COPE, pubblicata integralmente nella giornata dedicata alla salute mentale, Alvaro Morata ha deciso di aprirsi e di parlare dei momenti difficili vissuti negli ultimi mesi. Non sul campo, ma nella vita. Dalla depressione agli attacchi di panico, fino ad arrivare alla separazione con la moglie Alice Campello, che ha sconvolto il web per tempistiche e modalità. L’attaccante del Milan, ora impegnato con la nazionale spagnola in Nations League, si è lasciato alle spalle un periodo davvero buio.
- Morata: "La rottura con Alice? Ecco perché ci siamo lasciati"
- Morata: "La Spagna mi manca, ma in Italia è tutto diverso"
Morata: “La rottura con Alice? Ecco perché ci siamo lasciati”
La rottura tra Alvaro Morata e Alice Campello è diventata presto una delle notizie più chiacchierate sul web, complici le immagini e lo status di una coppia che era entrata velocemente nel cuore di milioni di fan. Ma non è tutto oro quel che luccica. Dietro ai professionisti, che devono sempre tenere alta l’asticella dell’attenzione e non intaccare la propria immagine, ci sono gli uomini e le loro vite.
È il caso di Alvaro Morata, “costretto” ad allontanarsi nuovamente da Madrid e dalla Spagna, per superare un momento davvero complicato dal punto di vista personale. Al podcast COPE, il centravanti del Milan è arrivato a parlare di depressione e attacchi di panico, fino a non potersi più allacciare gli scarpini per un comune allenamento.
Poi, la separazione con la moglie, che ha stimolato anche un gran numero di speculazioni, pronte a minare la serenità della famiglia Morata: “La gente non capisce che non esistono terze parti – ha sottolineato l’ex bomber di Real Madrid e Juventus -. Io e Alice abbiamo opinioni diverse sulla vita ed è per questo che è finita. Ho dovuto leggere di tutto. Ho la coscienza pulita riguardo all’infedeltà, ma questo è principalmente per i miei bambini. Alice mi ha aiutato moltissimo e posso solo dire cose positive di lei. I miei figli? Voglio che siano felici. Nel calcio come in qualsiasi altra cosa vogliano fare. Il loro padre li sosterrà sempre”, ha precisato.
Morata: “La Spagna mi manca, ma in Italia è tutto diverso”
L’ennesimo trasferimento della carriera di Alvaro Morata non è passato inosservato. Il nuovo addio all’Atletico Madrid del Cholo Simeone e il ritorno in Serie A, dove lo ha accolto a braccia aperte il Milan di Fonseca, chiamato a metterlo al centro del progetto tecnico. Una trattativa andata in porto nel corso di Euro 2024, mentre l’attaccante alzava da capitano il trofeo continentale.
La nostalgia è un sentimento che si percepisce, ma nessun pentimento: “La Spagna mi manca – ha ammesso Morata -. È il Paese più bello del mondo ed è stata una decisione difficile. Qui in Italia però è tutto diverso. I miei figli vedono che il loro padre è rispettato. Vedono che il loro padre è un calciatore che ha giocato nelle migliori squadre del mondo. Le critiche? Molte volte ho superato il limite. Molte volte, quando sono stato insultato, ho cercato di mettere in imbarazzo le persone che cercavano di farmi sentire in colpa. L’Europeo ha cambiato la mia vita, – ha rivelato – perché adesso mi rispettano di più. È una spada che avevo conficcata dentro di me. Posso terminare la mia carriera con più o meno gol, ma la foto dei campioni sarà sempre lì”.