Il Milan si conferma tra le squadre più in forma nel post-lockdown: l’ultima cinquina rifilata al Bologna certifica anche una condizione atletica straripante per i rossoneri. L’unica nota negativa della serata va attribuita alla reazione di Zlatan Ibrahimovic, che non le ha mandate a dire a Stefano Pioli.
Oggi l’allenatore rossonero è tornato sulla questione, sottolineando l’importanza della gestione di alcuni giocatori chiave ai microfoni della stampa: “Ibra era arrabbiato perché voleva giocare tutta la partita e segnare. Le ultime due prestazioni sono state di grandissimo livello, è stato un punto di riferimento molto evidente nelle nostre prestazioni. Giochiamo ogni due giorni, la squadra ha bisogno di Ibra dall’inizio, quindi deve stare bene. Calhanoglu? Sta crescendo, e me lo aspettavo. Ha caratteristiche tecniche, fisiche e mentali. Ha tutto per diventare un top, ma penso possa crescere ancora”.
Da gennaio in poi la squadra di Pioli ha cambiato marcia, consacrandosi poi dopo la ripresa come una delle migliori del torneo: “Sto facendo vedere alla squadra la classifica da inizio gennaio in avanti. Siamo quarti in classifica, guardando questo periodo, e probabilmente saremo terzi questa sera. A me interessa che la benzina duri fino al 2 agosto. Il serbatoio è ancora messo bene, non siamo in riserva. Ma quattro partite sono ancora tante. Ora c’è più fiducia, più consapevolezza