Pensare che Stefano Pioli non si era presentato al Milan con il curriculum giusto. Non solo per una carriera da allenatore costellata da zero successi, ma soprattutto per la squadra che ha dichiarato di tifare. Il tecnico emiliano infatti, quando aveva firmato con l’Inter, aveva manifestato il suo amore per i colori nerazzurri. Altri tempi, le cose adesso sono decisamente cambiate.
Milan, Pioli si tatua lo scudetto
Durante la presentazione col Milan, Pioli ha provato a rimediare con questa affermazione: “Io interista? Parliamo del nulla, ero un 13enne paffutello e confuso“. Adesso il tecnico parmense ha scritto una bella pagina della storia del Milan dopo anni difficili. Non solo, l’allenatore rossonero dopo la vittoria dello scudetto si è tatuato il tricolore sul braccio col numero 19. Una dimostrazione di cambio di fede sulla pelle, ma anche nell’anima.
Milan, il ladro della medaglia si identifica
Il tatuaggio potrebbe essere una sorta di compensazione alla medaglia rubata. Già perché ieri un tifoso del Milan ha rovinato un po’ la festa a Stefano Pioli, che si è appellato anche al ladro: “Mi hanno strappato la medaglia nelle celebrazioni: se potete fare un appello vi ringrazio, è l’unica che ho”. La Lega ha subito raccolto la richiesta ed è pronta a dargliene una nuova.
Nel frattempo, nelle ultime ore su Instagram il ladro si è fatto vivo: nel video si vedono inizialmente un paio di ragazzi, poi compare la medaglia con la scritta “Grazie Pioli“. Successivamente l'”uomo incriminato” si è eliminato dal social. La speranza è sempre quella che possa restituire la medaglia di persona a Pioli, che magari si farà una risata e gli concederà anche un selfie.