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Mondiali, Furlani già nella storia: stavolta il centimetro è dalla sua parte e vale oro. Fabbri, la maledizione continua

Il giovanissimo saltatore italiano conquista il suo primo oro mondiale nella rassegna indoor in Cina: l’8.30 gli permette di entrare nella storia. Ancora delusione dal peso: Fabbri chiude fuori dal podio

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Mattia Furlani è un campione. E’ un’affermazione che forse non suona come notizia, si conoscevano alla perfezione le qualità del giovanissimo saltatore italiano. Ma ora arriva anche la conferma dai risultati con l’azzurro che conquista la medaglia d’oro nel salto in lungo ai Mondiali indoor di Nanchino.

Furlani: stavolta il centimetro è dalla sua parte

Mattia Furlani ha maledetto un centimetro qualche settimana fa, ora lo benedice. Agli Europei indoor di Apeldoorn, l’azzurro si era dovuto accontentare della medaglia di argento per un solo centimetro. Ora invece quel centimetro è dalla sua parte e lo spedisce in cima al mondo del salto in lungo. In pedana va in scena una delle gare dai contenuti tecnici più alti, ci sono quasi tutti i migliori al mondo.

L’azzurro comincia come in Olanda, litigando con la rincorsa e facendo registrare un nullo. Poi al secondo tentativo mette tutto a posto piazzando il salto che poi gli varrà la vittoria finale con 8.30. Gli avversari però non stanno a guardare: prima l’australiano Adcock che avverte tutti con il suo 8.28, poi il giamaicano Pinnock che spaventa l’azzurro con il suo 8.29. Si decide tutto all’ultimo salto ma stavolta nessuno riesce a superare Mattia, neanche il pericolosissimo Tentoglou.

Il gesto a fine gara

Una medaglia d’oro che mancava e che per molti rappresenta solo un punto di partenza nella già straordinaria carriera del giovanissimo Furlani. Alle Olimpiadi di Parigi è arrivato il bronzo, ad Apeldoorn l’argento e ora quell’oro che lo rende uno dei saltatori più quotati al mondo. Ma se non è la sua tecnica, il suo stacco e la sua velocità a sorprendere continuano a esserlo i suoi gesti. Il 20enne gestisce le gare con l’autorità di un veterano, prima dell’ultimo salto di Pinnock sembra non essere neanche in tensione. Poi una volta assicuratasi la medaglia d’oro, decide anche con un po’ di spavalderia di voler provare a fare ancora meglio anche a gara di fatto chiusa.

Ennesima delusione per Fabbri

Ancora una delusione per Leonardo Fabbri. Il toscano continua ad avere una mezza maledizione da affrontare quando si tratta degli appuntenti più importanti. Era successo alle Olimpiadi di Parigi, è successo un paio di settimane fa agli Europei di Apeldoorn e capita anche ai Mondiali indoor di Nanchino. L’azzurro non sembra brillantissimo ma al penultimo lancio trova con 21.36 un lancio che gli consente di andare al terzo posto provvisorio. All’ultima tornata arriva però una superspallata dello statunitense Steen che sale al secondo posto con 21.68 relegando l’azzurro al quarto. E il suo ultimo lancio da 21.15 non basta.

Il toscano si presentava all’appuntamento in Cina, così come in Olanda, con la migliore misura stagione con 21,90 e con il ruolo di favorito. Ma ancora una volta l’azzurro nel momento più importante non riesce a trovare i suoi migliori lanci. Stessa cosa per il connazionale Zane Weir che non riesce a far meglio di 20.63 e di un ottavo posto che gli sta stretto.

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