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Mondiali: la Spagna trema, il Giappone sogna ma scoppia ancora un caso Var

L'attaccante dell'Atletico Madrid ha siglato tre gol in tre partite, dimostrandosi sempre decisivo: Luis Enrique punta tutto su di lui, i tifosi della Juventus lo rimpiangono

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Tre minuti di terrore, da sottosopra, parafrasando Stranger Things: quando Vargas ha siglato il 2-1 per la Costa Rica sulla Germania, sia tedeschi che spagnoli erano fuori, con Giappone e sudamericani agli ottavi. Nessuno avrebbe potuto immaginarlo: poi i tedeschi hanno rimontato e vinto, mentre la roja ha perso passando alla fine come seconda, in virtù di una differenza reti migliore rispetto ai tedeschi. Mirabilie di un Mondiale strano in partenza, e strano ancora di più per quanto si sta vedendo in campo: la Spagna incontrerà il Marocco agli ottavi, partita tutt’altro che scontata nel pronostico.

Spagna, la grande paura e il sollievo

Una sconfitta meritata per la Spagna che nel secondo tempo non ha praticamente mai tirato in porta, mettendo in mostra il solito sterile tiqui taqa: molto meglio la prima parte, quando in campo una punta vera c’era, e si è vista. Una punta che in serie A conoscono bene. In principio fu la Costa Rica: ingresso al minuto 57 al posto di Ferran Torres, in tempo per fornire un assist a Gavi e siglare il 7-0 con un preciso sinistro al 92′. Poi venne quello ben più pesante (e bello) realizzato contro la Germania: ingresso al 54′ (sempre al posto di Ferran Torres…) e gol al 62′ su assist da sinistra di Jordi Alba. Tocco di esterno destro sul primo palo ad anticipare il difensore: da attaccante vero, da prima punta. Infine, all’11’ contro il Giappone, il gol di testa su assist di Azpilicueta. Sinistro, destro, testa: il repertorio completo di una prima punta.

Social in festa: tutti pazzi per il Giappone

La vittoria del Giappone e il primo posto conquistato nel girone E sono una delle grandi sorprese di questa prima parte di Mondiale. La squadra del Sol Levante ha avuto un percorso decisamente particolare in un girone di ferro riusceddo a battere le due corazzate Germania e Spagna, ma perdendo la seconda sfida che sulla carta doveva essere quella più semplice del lotto contro la Costa Rica. Sui social è già esplosa la Giappone-mania, con i tifosi italiani che sono già pronti a fare il tifo per Kubo e compagni.

Giappone, il convalidato dal Var diventa un caso

Episodio molto controverso quello accaduto in Giappone-Spagna. Nel secondo tempo dopo tre minuti dal gol del pareggio, arriva anche la rete del vantaggio della squadra nipponica con Tanaka con l’arbitro Gomes che però annulla perché sull’assist di Mitoma il pallone aveva già oltrepassato la linea. Ma in quel momento interviene il Var che comunica che il gol è regolare. Le immagini che circolano sui social lasciano però pensare che la prima impressione dell’arbitro sia stata quella giusta perché il pallone sembra aver oltrepassato la linea di fondo. Una decisione che rischia di far discutere moltissimo visto che è costata l’eliminazione alla Germania.

“Morata e altri dieci”

Quello che Alvaro Morata ha sempre voluto di essere, quello che spesso i suoi allenatori hanno trasformato in qualcos’altro. Tranne Luis Enrique. “Lui si è fidato di me nel momento più difficile della mia vita, non solo della mia carriera – ha detto di recente Morata – sentiva che avevo il paese contro, era una situazione molto complicata e lui mi ha difeso contro tutti. Il momento in cui mi è stato più vicino è stato prima di Spagna-Polonia agli Europei, quando durante dei giorni terribili per me disse in conferenza “Morata e altri 10””.

Morata, eppure è il primo Mondiale

Sta di fatto che il Giappone ha vinto e la Spagna ha perso: le furie rosse incontreranno dunque il Marocco agli ottavi, avversario tutt’altro che malleabile, mentre i samurai incontreranno la Croazia. Morata è rimasto in campo fino al 57′, sostituito poi da Asencio: punta per punta, fermo restando le caratteristiche. Segno che il gioco della Spagna, per avere un senso, deve sempre e comunque avere un finalizzatore. Perché Morata garantisce verticalità, presenza in area di rigore, concretezza sotto porta. Sessantesima presenza in Nazionale, trentesimo gol: esattamente uno ogni due partite, spesso non giocate dal 1′. Tutt’altro che male, per un attaccante che è al suo primo Mondiale e che alla lunga sta mettendo tutti d’accordo e rappresenta un rimpianto non ancora elaborato dai tifosi della Juventus.

Morata, il rimpianto dei tifosi della Juve

I quali non mancano di mandare “frecciatine” ad Allegri, che lo ha spesso schierato esterno offensivo, Come Romolo: “Da quando non lo allena più il “maestro” Allegri, sembra tornato ad essere un buon attaccante”. E Gianluigi quasi si commuove: “sono troppo felice x Alvaro perché merita tutto il bene del mondo!!!!”. Mentre Umberto non manca di sottolineare lo sbaglio fatto all’epoca dalla Juventus: “e qualche illuminato lo ha allontanato dalla Juventus…”. E Alban di rimando: “E hanno preso uno che non sa stoppare la palla”.

Morata-Juve, amore mai dimenticato

Filippo invece fa una riflessione: “In nazionale riesce decisamente a dare qualcosa in più, non so perché in tutti gli altri club non è riuscito a dimostrare tutto il suo potenziale”. Massimiliano però ribatte: “Veramente è un panchinaro fisso nell’Atletico Madrid informati bene”. Mauro non ha dubbi: “Morata con Allegri ha praticamente fatto bene sempre, il primo anno che lo ha allenato ha sfiorato il triplette ed è stato uno dei più decisivi”. E Romano aumenta il rimpianto: “E pensare che la Luis Enrique non ha fatto niente per trattenerlo”. E Alessio aggiunge con ironia: “Torna alla Juve Alvaro il futuro è roseo”.

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