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Mondiali Nuoto Paralimpico 2023: onda Azzurra a Manchester. Barlaam, Raimondi, Gilli e Amodeo d’Oro

Nel medagliere dopo tre giornate l’Italia è davanti a tutti con 13 ori, 3 argenti e 6 bronzi (22 medaglie),seguita dalla Cina (10 ori, 11 argenti e 6 bronzi) e dalla Gran Bretagna (8 ori, 4 argenti e 6 bronzi

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

È un’autentica onda azzurra quella che ogni giorno si abbatte sulla piscina di Manchester, teatro dei mondiali paralimpici di nuoto. Anche la terza giornata ha regalato gioie a profusione per la spedizione italiana, che ha messo in bacheca altre 7 medaglie, di cui 4 d’oro, rinforzando la leadership nel medagliere della rassegna.

Stiamo andando oltre le più rosee aspettative, ma tutto ciò è il frutto del grande lavoro svolto dai nostri staff e dagli atleti

ha commentato entusiastico Roberto Valori, presidente della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico.

Se anche corazzate come Cina e Gran Bretagna si vedono costrette a inseguire nel medagliere vuol dire davvero che qualcosa di straordinario sta avvenendo in terra britannica, con la mente che corre già veloce a quel che potrà accadere tra poco più di un anno ai giochi paralimpici di Parigi 2024.

L’oro di Simone Barlaam

Quattro medaglie d’oro in un giorno rappresentano un bottino straordinariamente proficuo. Il primo a far festa è stato Simone Barlaam nei 100 farfalla S9, dominati con il tempo di 58”25 davanti all’australiano Hodge e al tedesco Braunschweig.

Una gara nella quale per poco non è arrivata una doppietta azzurra sul podio, dal momento che Federico Morlacchi si è classificato al quarto posto, dovendo rimandare l’appuntamento con la 21esima medaglia in una competizione mondiale.

Per Barlaam la lunga attesa di questi mesi è stata ripagata con un buon tempo, ma soprattutto con la sensazione di aver finalmente rotto il ghiaccio:

Sentivo molto la gara, forse pensavo di averla nuotata con un tempo più veloce, ma l’importante è aver cominciato la rassegna con il piede giusto e sono felice che sia arrivato l’oro.

La gioia di Stefano Raimondi

Sensazione provata poco dopo anche da Stefano Raimondi, che nei 500 stile libero S10 ha fermato il cronometro sul 4’06”96, precedendo l’olandese Takken e il polacco Ogorzalek.

Avrei potuto anche spingere di più, ma ho cercato di controllare la gara e quando ho capito che non c’era bisogno di forzare ho pensato anche alle prossime gare.

L’obiettivo dichiarato sono i 100 stile libero che nelle intenzioni dovranno vederlo puntare a una favolosa doppietta.

Il trionfo di Carlotta Gilli

I 100 stile sono la distanza che hanno visto trionfare Carlotta Gilli nella gara S13. Dimenticata la polemica dialettica a distanza con Federica Pellegrini, la Gilli ha letteralmente dominato la propria gara, abbattendo il muro del minuto (59”26) e lasciandosi alle spalle un osso durissimo come l’australiano Dedekind:

Quest’anno lei aveva corso sempre più veloce di me, per cui sapevo che sarebbe servita una prestazione super per riuscire a mettere la mano davanti. Ho fatto la gara su di lei, l’ho marcata stretta e poi negli ultimi metri ho cercato di accelerare e di superarla, e così è stato. A Madeira due anni fa c’ero rimasta male quando era arrivato il bronzo, ora posso dire di essere davvero contenta.

Festa grande per Alberto Amodeo

Nei 100 farfalla S8, infine, festa grande per Alberto Amodeo: l’1’02”92 è bastato per conquistare la medaglia d’oro davanti al cinese Wu e allo statunitense Jaffe.

Non pensavo di poter scendere sotto l’1’03”, invece è successo è sono felicissimo. Avevo una tattica ben precisa, anche se rischiosa: cercare di perdere il meno possibile nella prima vasca per poi risalire e mettermi davanti nella seconda. Ha funzionato, e questa è l’unica cosa che conta.

Le altre medaglie

Nei 100 dorso femminili ad Angela Procida è mancato davvero poco per centrare la vittoria, andata all’atleta di Singapore Xiu Pin Yip. Una gioia comunque tutt’altro che mitigata, considerando il percorso fatto dall’atleta azzurra in questi ultimi mesi.

Un argento che per me vale quanto un oro, perché ripaga i tanti sacrifici fatti e tutti coloro che mi hanno supportato.

Nei 50 stile S12 Alessa Berra ha centrato un terzo posto che vale tantissimo, opposta ad atlete formidabili come la brasiliana Gomes Santiago e l’ucraina Stetsenko, mentre nei 100 dorso maschili S1 Francesco Bettella a sua volta ha preso il bronzo alle spalle del polacco Otowski e dell’ucraino Kol.

Italia prima nel medagliere

Nel medagliere dopo tre giornate l’Italia è davanti a tutti con 13 ori, 3 argenti e 6 bronzi (in totale 22 medaglie),seguita dalla Cina (10 ori, 11 argenti e 6 bronzi) e dalla Gran Bretagna (8 ori, 4 argenti e 6 bronzi).

Le 37 medaglie conquistate a Madeira vacillano pensando a quante ne potranno tornare in Italia da Manchester: da qui a domenica c’è spazio per altri sogni a tinte azzurre.

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