Mondiali Qatar 2022, mettetevi comodi ma dopo aver impegnato buona parte del vostri stipendio. Perché per godersi lo spettacolo delle gare di Qatar 2022, confidando in un po’ di refrigerio dagli impianti di climatizzazione allestiti all’interno di ogni singolo stadio, ci vorranno tanti, ma tanti soldi: tradotto, i prezzi dei biglietti per le partite del Mondiale in Qatar sono alti.
Si va da un minimo di 60 euro per un posto in “piccionaia” (si dirà così anche in Medio Oriente?) fino a un massimo di 200 euro per la tribuna centrale delle gare della prima fase, mentre in quelle a eliminazione diretta i prezzi aumentano notevolmente, quasi 10 volte tanto. Perché il mondiale in fondo viene una volta ogni 4 anni, e anzi stavolta l’attesa è durata 6 mesi più a lungo. Chissà se possa realmente bastare questo per giustificare l’impennata dei prezzi dei biglietti, aumentati di oltre il 45% rispetto a Russia 2018.
Qualora si decidesse che una validissima alternativa è la tv di casa, allora nessun problema: in quel caso ogni informazione che fa al caso vostro può essere recuperata qui.
Qatar 2022: i prezzi dei biglietti del Mondiale
L’investimento per chi vuol assistere alle gare a eliminazione diretta è decisamente elevato: se per un ottavo di finale si può pensare di spendere appena 100 euro per un posto “spartano” (in tribuna si viaggia a 250 euro), per un quarto di finale la spesa lievita da un minimo di 180 euro fino a 365 euro, stessa fascia di prezzo che la FIFA ha riservato alla finale per il terzo e quarto posto. In semifinale invece l’upgrade è quasi del doppio: 305 euro il biglietto meno caro, 815 euro quello di tribuna centrale.
Il piatto forte, naturalmente, è per la finalissima del 18 dicembre: 516 euro è il prezzo minimo, seguito dagli 850 euro che servono per un posto nei settori “medi” fino a 1.400 euro per garantirsi un biglietto in tribuna centrale. Va da sé che questi prezzi rappresentano cifre alla mano quelli proposti a inizio 2022, cioè nella prima tornata di vendite aperte al pubblico, che ha visto andare esauriti 800mila posti complessivi per le 64 gare del mondiale.
Ma l’aumento di alcuni costi legati ad energia e carburanti (la crisi internazionale russo-ucraina ha contribuito all’aumento) ha portato a un ulteriore balzo in avanti del prezzo dei tagliandi, saliti per la finale a 1.600 euro in virtù del cambio meno favorevole con il riyal, che equivale oggi a circa 0,28 euro.
Qatar 2022, stadi ma non solo: i container a 200 euro a notte
A coloro che sono riusciti ad acquistare i biglietti attraverso il portale della FIFA è stato fatto notare che per entrare in Qatar servirà sottoscrivere la Hayya Card, una sorta di visto temporaneo necessario per poter accedere a tutti gli eventi legati alla rassegna, quindi anche all’interno degli stadi, usufruendo di trasporti pubblici gratuiti e altre convenzioni.
Ma è questa forse l’unica buona notizia per il portafogli: la richiesta di posti letto ha finito per intasare l’offerta a tempo di record, e pertanto sono aumentati a dismisura sia i costi di alloggio, sia quelli di viaggio. Ad esempio è venuto alla luce il caso delle sistemazioni in veri e propri container (tanto in Qatar non fa caldo a novembre/dicembre…) nella periferia di Doha, dove solamente per dormire ci vogliono almeno 200 euro al giorno ma in una stanza (appunto) con ben pochi confort, a parte l’aria condizionata (sempre che funzioni…).
Folate di sabbia, distanza dagli impianti e altre problematiche hanno fatto levare subito un coro di protesta, ma rivolgersi in albergo potrebbe costare almeno 4 volte tanto. Per viaggiare in aero, poi, i prezzi sono decisamente fuori mercato: da Roma a Doha ad oggi con uno scalo si deve spendere non meno di 800 euro, con un diretto oltre 1.500 euro.
Qatar 2022: per il biglietto della finale si spende una fortuna
In generale, per una trasferta mediorientale di almeno una decina di giorni (il tempo di vedere tutte e tre le gare della prima fase della propria nazionale) l’investimento da fare tra biglietti, viaggio, vitto e alloggio non potrà mai risultare inferiore nella migliore delle ipotesi a 4.500 euro.
Se poi le cose dovessero mettersi bene sul campo, e sperare di seguire la corsa verso la coppa disegnata da Cazzaniga quasi 50 anni fa, allora il costo aumenterebbe a dismisura, del doppio se non addirittura del triplo: certo, la ricompensa è quella di assistere a gare che spesso restano scritte per nella Storia (qualcuno dice che l’edizione del 2022 metterà di fronte Messi e Ronaldo). Per certi versi, al pubblico italiano non dovrebbe dispiacere tanto sapere che la nazionale di Mancini s’è smarrita lungo la via che portava in Qatar: se seguire l’avventura a Euro 2020 s’è rivelato essere un esercizio piuttosto agevole (tre gare disputate a Roma, tre a Wembley e una a Monaco di Baviera), stavolta il conto corrente difficilmente avrebbe respirato, anche se almeno la vicinanza tra gli 8 stadi della competizione sarebbe corsa in aiuto (mediamente ci sono 17 chilometri tra un impianto e l’altro).
Certo tra 4 anni potrebbe essere più problematico organizzare un bel giro nel mondiale ribattezzato United, organizzato da Canada, Messico e Stati Uniti. Ma non sarebbe male avere un simile problema, perché vorrebbe dire che dopo due edizioni maledette l’Italia tornerebbe a calcare il palcoscenico più prestigioso che il mondo del calcio abbia mai contemplato. Per stavolta, che siano gli altri a svuotarsi il portafogli.