L’Uruguay si è laureato campione ma il Mondiale Under 20 in Argentina si è tinto di tricolore. Una sorpresa? Un po’ lo è ma stavolta la responsabilità è di chi scrive. Si è data poca considerazione iniziale a una compagine che, cammin facendo, ha messo in evidenza tutte le caratteristiche necessarie per poter ambire a un traguardo tanto prestigioso. Un Mondiale è un Mondiale, da qualunque prospettiva lo si guardi.
A qualunque età lo si affronti. In ciascuna delle categorie alle quali si appartiene. La Nazionale italiana e il suo commissario tecnico, Carmine Nunziata, quell’angolo di protagonismo se lo sono ritagliati da soli, una gara per volta. Dai gironi alla finalissima. Detto terra terra, ed è tutt’altro che un dettaglio, dalla diretta su Raisport a quella su Rai 2. Fa tutta la differenza del mondo.
- La fase a gironi: una sconfitta e due vittorie
- Gli ottavi di finale: 2-1 all’Inghilterra
- I quarti di finale: 3-1 alla Colombia
- La semifinale: 2-1 alla Corea del Sud
- La finale: Uruguay campione del Mondo
La fase a gironi: una sconfitta e due vittorie
Sorteggiati nel gruppo D dei gironi – insieme a Brasile, Nigeria e Repubblica Dominicana – gli azzurri hanno esordito il 21 maggio contro la Nazionale verdeoro, una delle favorite alla vittoria finale alla vigilia, vincendo 3-2 – dopo essere stati in vantaggio 3-0 nel primo tempo – grazie ai gol di Matteo Prati e Cesare Casadei (doppietta), fin qui autentico trascinatore della squadra con sei reti totali che al momento lo rendono il miglior marcatore dell’edizione.
Dopo la sconfitta contro la Nigeria (2-0), l’Italia ha strappato il pass per la fase a eliminazione diretta battendo nettamente i dominicani con il risultato di 3-0, frutto di un’altra doppietta del centrocampista di proprietà del Chelsea e della rete di Giuseppe Ambrosino Di Bruttopilo.
Gli ottavi di finale: 2-1 all’Inghilterra
Agli ottavi di finale i ragazzi allenati da Carmine Nunziata hanno eliminato i pari età dell’Inghilterra 2-1 grazie al rigore trasformato da Casadei nei minuti conclusivi di una partita molto combattuta. Di Tommaso Baldanzi, invece, la rete che ha aperto le marcature.
I quarti di finale: 3-1 alla Colombia
Arrivati ai quarti di finale gli azzurri sono stati protagonisti di una super prestazione, dominando il match contro la Colombia, vinto 3-1. In questo caso a segnare sono stati nell’ordine: Casadei, Baldanzi e Francesco Pio Esposito.
La semifinale: 2-1 alla Corea del Sud
Lo spauracchio di una nazionale che evocava ricordi amarissimi e che rimandava ai disastri con cui Byron Moreno si rese artefice dell’eliminazione dell’Italia ai Mondiali 2002 è stato superato alla grande. La settima perla del torneo messa a referto da Cesare Casadei sblocca un match che gli Azzurrini hanno provato a indirizzare in fretta. Il calcio di rigore trasformato da Seung Won Lee ha riportato il punteggio in equilibrio e, nonostante una mole di occasioni pericolose, all’Italia è servita una prodezza di Pafundi – in gol da calcio di punizione – al 39’ della ripresa per vincere le resistenze dei coreani, fin lì imbattuti.
La finale: Uruguay campione del Mondo
Una rete al minuto 41 della ripresa ha consacrato i sudamericani: azione di mischia in area, Rodriguez raccoglie palla mentre nessuno gli dà retta e insacca con un colpo di testa da distanza ravvicinata. L’Uruguay ha meritato: in una partita equilibrata, in cui gli Azzurri hanno evidenziato ottime doti difensive e incontriste, sono stati gli avversari a costruire di più e sprecare di più.
Italia seconda a testa altissima. Cesare Casadei Scarpa d’Oro della manifestazione con sette reti all’attivo e Pallone d’Oro del Mondiale.