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La morte di Michele Sica, il campione del mondo di pattinaggio caduto dal balcone: sua madre rompe il silenzio

Il campione di pattinaggio sarebbe deceduto a seguito di una caduta dal balcone: atteso oggi l'esito dell'autopsia per chiarire la dinamica

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

A distanza di così poche ore dalla sua scomparsa, l’emozione è ancora tangibile ma oltre al cordoglio, alla commozione scaturita dalla morte di Michele Sica, il campione di pattinaggio che sarebbe rimasto vittima di una caduta dal balcone della sua abitazione, a Sala Bolognese è sopraggiunto la fase delle indagini, inevitabili.

La prima ricostruzione sembra descrivere un incidente, una tesi che sua madre sostiene con vigore: a suo avviso, Michele non si sarebbe suicidato.

Michele Sica: sua madre rompe il silenzio

“E’ stato un incidente”, avrebbe tenuto a dire la madre di Michele Sica, Rossana che è arrivata immediatamente in Emilia per cercare di capire che cosa è successo. Sul fronte investigativo, però, le convinzioni sono altre: per gli inquirenti l’ipotesi principale è quella del suicidio, ma per chiarire la dinamica il pm di turno Nicola Scalabrini ha disposto l’autopsia che si terrà martedì 9 maggio.

A raccontare le ultime ore del campione di pattinaggio, oggi istruttore, è proprio la mamma raggiunta telefonicamente dal Corsera.

Le parole della mamma: “Non si è suicidato”

Michele al termine di una serata in discoteca è tornato a casa con il suo compagno, con il quale avrebbe avuto una discussione, una lite che sarebbe degenerata, sfuggita al controllo:

“Una cosa tra fidanzati – riferisce la madre al Corriere della Sera – magari si dice qualche parola di troppo, come “io mi ammazzo”, ma poi non succede. E’ capitato anche me quando ero giovane. Non credo assolutamente che quello che è accaduto sia intenzionale, Michele voleva vivere, sono sicura non avrebbe mai fatto volontariamente un gesto così”.

Secondo quel che riporta la mamma di Sica, la situazione sarebbe degenerata, Michele si sarebbe spinto oltre le intenzioni senza rendersi conto di quanto stesse accadendo. Una tragica fatalità, secondo sua madre e i suoi cari tant’è che non sporgerà denuncia e attenderà solo l’esito degli esami. Per oggi, 9 maggio, è atteso l’esito dell’autopsia sul corpo del campione di pattinaggio.

I successi sportivi del campione morto

Genitori, allievi, colleghi e compagni di vita e di pista si interrogano sulla fine che è stata riservata a Michele Sica, campione di pattinaggio, la cui scomparsa è stata resa nota attraverso un comunicato asciutto dalla sua società, la Polisportiva Giovanni Masi, di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna.

Michele Sica, classe 1997, era allenatore e volto celebre nell’ambiente del pattinaggio complici i risultati eccellenti raccolti nella sua breve carriera: nipote del pugile Elio Cotena, napoletano, nel corso della sua carriera aveva infatti raggiunto risultati estremamente rilevanti, conquistando per due anni di seguito la medaglia d’oro ai Mondiali Junior nel 2015 (Cali) e nel 2016 (Novara) oltre che l’argento ai Campionati Europei della massima categoria nel 2018 a Lagoa (Portogallo).

Una disciplina totalizzante, appassionante che aveva spinto Michele a dedicarsi in modo totalizzante e a voler impartire, poi, gli insegnamenti e i fondamenti di questo sport ai più piccoli. Chiusa infatti l’esperienza delle gare, si era dedicato a un nuovo percorso lavorativo: quello di allenatore, appunto.

Il post della Polisportiva Masi

A Casalecchio era approdato anche per concludere i suoi studi, interesse a cui abbinava la professione di allenatore dopo aver chiuso con le gare che lo avevano visto primeggiare, giovanissimo. Ed è proprio tra le famiglie che erano entrate in contatto con lui che scorre quello stupore, oltre che l’immenso dolore manifestato anche attraverso facebook nei riguardi della sua famiglia.

“È con immenso dolore ed incredulità che comunichiamo l’improvvisa e prematura scomparsa del giovane allenatore di Polisportiva Masi Pattinaggio e amico Michele Sica. Le più sentite condoglianze a tutta la famiglia”, si legge in un estratto di questo comunicato.

Diversi i messaggi di cordoglio, rivolti ai suoi cari attraverso i social. “Era un ragazzo pieno di gioia e voglia di fare. Sentite condoglianze alla famiglia. Qualcuno sa cosa gli è successo? Non riesco a capire cosa sia successo tutto così in fretta. Buon viaggio Michele”, ha scritto un utente.

Un messaggio a cui si sono uniti in tanti: la sua attività gli aveva consentito di entrare in stretto contatto con giovani aspiranti e con le loro famiglie che si sono strette al dolore della sua società e dei suoi familiari e amici. “Non me ne capacito. So solo che eri gentile ed amabile e lo resterai PER SEMPRE”, ha scritto una seconda utente che ha voluto manifestare la propria vicinanza.

Il cordoglio della Federazione

Nella mattinata di lunedì 8 maggio, anche la FISR (la Federazione Italiana Sport Rotellistici) ha pubblicato un comunicato sul proprio sito ufficiale, per ricordare il campione scomparso a soli 26 anni in circostanze ancora sotto indagine, da parte della magistratura:

“Ieri, in circostanze tutte ancora da chiarire, è venuto a mancare il campione Michele Sica, appena 26 anni, uno dei migliori atleti azzurri dell’ultimo decennio nella specialità del libero.
Una brillantissima carriera sportiva coronata da due titoli mondiali junior, conquistati nel 2015 ai Campionati mondiali di Cali in Colombia e, l’anno successivo, in quelli di Novara, e da un argento continentale senior al Campionato Europeo 2018 di Sao Miguel – Azzorre (Portogallo), oltre che da diversi titoli italiani.
Michele, che dopo il ritiro dalle gare seguiva con successo il settore pattinaggio artistico delle associazioni sportive Polisportiva Giovanni Masi di Casalecchio di Reno (BO) e Funo Pattinaggio di Argelato (BO), era un biologo nutrizionista, laureato in Scienze motorie all’ateneo felsineo.
Era un giovane solare, la cui scomparsa lascia un grande vuoto in tutto il mondo delle rotelle che, con affetto, si stringe alla famiglia nel suo ricordo.
Vola in cielo Michele, come sapevi volare sui pattini!”.

Per oggi si attendono gli esiti dell’esame autoptico che potrebbero chiarire e indirizzare gli investigatori sull’ipotesi principale, su cui stanno già lavorando i carabinieri.

La morte di Michele Sica, il campione del mondo di pattinaggio caduto dal balcone: sua madre rompe il silenzio Fonte: ANSA

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