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Michele Sica morto a 26 anni, il due volte campione del mondo di pattinaggio caduto dal balcone. "Immenso dolore"

Il campione di pattinaggio sarebbe deceduto a seguito di una caduta dal balcone della sua abitazione, in provincia di Bologna

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Michele Sica morto a 26 anni, il due volte campione del mondo di pattinaggio caduto dal balcone. "Immenso dolore" Fonte: ANSA

La sua scomparsa, improvvisa e tragica, sta radunando in una commemorazione virtuale quanti lo avevano apprezzato per via del suo impegno sportivo e sociale.

Genitori, allievi, colleghi e compagni di vita e di pista si interrogano sulla fine che è stata riservata a Michele Sica, campione di pattinaggio, la cui scomparsa è stata resa nota e purtroppo confermata attraverso un comunicato asciutto, essenziale della sua società, la Polisportiva Giovanni Masi, di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna.

Michele Sica, chi era il campione morto

Michele Sica, classe 1997, era allenatore e volto celebre nell’ambiente del pattinaggio, complici i risultati eccellenti raccolti nella sua breve carriera: nipote del pugile Elio Cotena, napoletano, nel corso della sua carriera ha infatti raggiunto risultati estremamente rilevanti, conquistando per due anni di seguito la medaglia d’oro ai Mondiali Junior nel 2015 (Cali) e nel 2016 (Novara) oltre che l’argento ai Campionati Europei della massima categoria nel 2018 a Lagoa (Portogallo).

Una disciplina totalizzante, appassionante che ha spinto Michele a dedicarsi con attenzione e a voler, poi, impartire gli insegnamenti e i fondamenti di questo sport ai più piccoli. Chiusa infatti l’esperienza delle gare, si era dedicato a un nuovo percorso lavorativo: quello di allenatore, appunto.

Il post della Polisportiva Masi

A Casalecchio era approdato anche per chiudere i suoi studi, interesse a cui abbinava la professione di allenatore. Ed è proprio tra le famiglie che erano entrate in contatto con lui che scorre quello stupore, oltre che l’immenso dolore manifestato anche attraverso facebook nei riguardi della sua famiglia.

“È con immenso dolore ed incredulità che comunichiamo l’improvvisa e prematura scomparsa del giovane allenatore di Polisportiva Masi Pattinaggio e amico Michele Sica. Le più sentite condoglianze a tutta la famiglia”, si legge in un estratto di questo comunicato.

Diversi i messaggi di cordoglio, rivolti ai suoi cari attraverso i social. “Era un ragazzo pieno di gioia e voglia di fare. Sentite condoglianze alla famiglia. Qualcuno sa cosa gli è successo? Non riesco a capire cosa sia successo tutto così in fretta. Buon viaggio Michele”, ha scritto un utente. Un messaggio a cui si sono uniti in tanti: la sua attività gli aveva consentito di entrare in stretto contatto con giovani aspiranti e con le loro famiglie che si sono strette al dolore della sua società e dei suoi familiari e amici. “Non me ne capacito. So solo che eri gentile ed amabile e lo resterai PER SEMPRE”, ha scritto una seconda utente che ha voluto manifestare la propria vicinanza.

Il cordoglio della Federazione

Nella mattinata di lunedì 8 maggio, anche la FISR (la Federazione Italiana Sport Rotellistici) ha pubblicato un comunicato sul proprio sito ufficiale, a cui diamo spazio:

“Una notizia che non vorresti mai ricevere e che lascia attonito il mondo del pattinaggio artistico e tutta la nostra Federazione.
Ieri, in circostanze tutte ancora da chiarire, è venuto a mancare il campione Michele Sica, appena 26 anni, uno dei migliori atleti azzurri dell’ultimo decennio nella specialità del libero.
Una brillantissima carriera sportiva coronata da due titoli mondiali junior, conquistati nel 2015 ai Campionati mondiali di Cali in Colombia e, l’anno successivo, in quelli di Novara, e da un argento continentale senior al Campionato Europeo 2018 di Sao Miguel – Azzorre (Portogallo), oltre che da diversi titoli italiani.
Michele, che dopo il ritiro dalle gare seguiva con successo il settore pattinaggio artistico delle associazioni sportive Polisportiva Giovanni Masi di Casalecchio di Reno (BO) e Funo Pattinaggio di Argelato (BO), era un biologo nutrizionista, laureato in Scienze motorie all’ateneo felsineo.
Era un giovane solare, la cui scomparsa lascia un grande vuoto in tutto il mondo delle rotelle che, con affetto, si stringe alla famiglia nel suo ricordo.
Vola in cielo Michele, come sapevi volare sui pattini!”.

La prima ricostruzione della sua morte

Come gli stessi conoscenti ed amici hanno scritto sui social, la prima ricostruzione riportava di un incidente, una caduta dal balcone a Parigi. Una versione poi corretta che ha messo in luce quanto accaduto e su cui andranno effettuati i dovuti approfondimenti.

Michele sarebbe caduto dal balcone della sua residenza in provincia di Bologna, a Sala Bolognese: una circostanza su cui dovrà essere fatta luce, da parte delle autorità competenti.

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