La morte di Luca Silvestrin ha colpito gli appassionati di basket italiano e soprattutto gli addetti ai lavori che avevano avuto modo di conoscere e lavorare con lāex ala-pivot nativa di Venezia e scomparsa a 60 anni.
Sul finire della carriera Silvestrin, prodotto del vivaio della Reyer,Ā era tornato a casaĀ conquistando con gli ororgranataĀ la promozione in A1 nel 1996, poi cancellata per problemi economici della societĆ .
Sulla panchina di Venezia cāera un giovanissimo Frank Vitucci, che aveva stretto un rapporto di profonda amicizia con Silvestrin.
Lāattuale allenatore di Brindisi, intervistato da āLa Nuova Veneziaā, ĆØ sconvolto dopo la notizia della perdita del caro amico:
āNon ho piĆ¹ lacrime, ĆØ una botta tremenda ā le parole diĀ Vitucci āĀ Ć stato qualcosa di fulmineo, inatteso. Ci eravamo visti a Venezia un mese fa. Non mi rendo conto che non ci sia piĆ¹, il rapporto tra allenatore e giocatore si era trasformato in unāamicizia profonda, consolidata nel corso degli anni. Gli chiedevo consigli sugli investimenti visto che era molto bravo anche nel suo lavoroā.
Questo invece lo struggente ricordo di Silvestrin che Vitucci ha postato sulla propria pagina Facebook: āNon cāerano abbastanza stelle in cielo? Dovevi aggiungerti a loro Luca Silvestrin, amico mio. Non dovevi farci questo. Tutte le persone che ti hanno conosciuto non potevano non amarti. Grazie per la tua amicizia, lāironia e la tua saggezza che tanto ci ha arricchito. Ti porterĆ² sempre nel cuoreā.
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