Nuovo lutto nel mondo del giornalismo sportivo. All’età di 77 anni, compiuto lo scorso 29 agosto, è morto il giornalista e telecronista sportivo italiano Marco Lucchini, noto soprattutto per il ruolo svolto a 90esimo minuto, prima con la direzione di Paolo Valenti e successivamente con Fabrizio Maffei alla conduzione.
- Lucchini commentò anche il Super Bowl per Canale 5
- La carriera di Marco Lucchini in Rai
- Paolo Paganini piange la scomparsa di Lucchini
- Il commosso ricordo di Lucchini da parte di Alda Angrisani
Lucchini commentò anche il Super Bowl per Canale 5
Lucchini – che era affetto da Sla – ha esordito nel 1981 nella rubrica TG2 Sabato Sport e in molte rubriche sportive del TG2, tra cui: TG2 Sportsera, Domenica Sprint in cui era l’inviato fisso; nello stesso anno commentò il Super Bowl XV per Canale 5. La popolarità è arrivata con 90esimo minuto, di cui era inviato dallo Stadio Sinigaglia di Como per le partite del Como e in alternanza allo Stadio Zini di Cremona per le partite della Cremonese. E’ uno dei tanti volti di 90esimo scomparsi di recente. In seguito è stato il commentatore ufficiale del Piacenza e del Parma in Domenica Sprint.
La carriera di Marco Lucchini in Rai
Dal 2003 Lucchini è stato il curatore di Domenica Sprint; in precedenza aveva seguito, sempre da curatore anche Stadio Sprint e La Domenica Sportiva.
Paolo Paganini piange la scomparsa di Lucchini
Affranto Paolo Paganini. Il giornalista della Rai scrive su twitter: “Ho appreso ora della scomparsa di Marco Lucchini. È stato il mio caporedattore alla Rai di Milano. Persona eccezionale, unica, di grande umanità. Un signore! Ricordo le cene a Monterosso nelle 5 Terre perché lui aveva casa li. Ciao Marco”.
Il commosso ricordo di Lucchini da parte di Alda Angrisani
Toccante il ricordo della giornalista della Rai Alda Angrisani che su Facebook scrive un lungo post: “Caro Marco, sei andato via troppo presto e sarebbe stato troppo presto in ogni caso. Avrei molte foto da postare, quelle dei bei tempi in cui si sorrideva e si imprecava insieme, in cui eravamo davvero uno per l’altra. Tutti. C’eri sempre… Mi hai dato fiducia totale dal primo giorno. Potevamo discutere, potevamo abbracciarci, potevamo confidarci”
“Mi restano le migliaia di voli simulati che mi hai raccontato in tutti questi anni: una grande passione che hai scelto di condividere con me. E non solo: con Sabrina Gandolfi ti abbiamo incontrato, seppur in viedeochiamata, l’ultima volta. E avremmo voluto venire a trovarti ma non abbiamo fatto in tempo.
Ti prego, Marco, continua ad inventare parole e parolacce, le meno volgari, le più originali e le più simpatiche mia sentite”
“La tua testa meravigliosa e il tuo grande cuore, di uomo, di capo, non mi abbandoneranno mai. Grazie di avermi voluto bene quanto io te ne voglio e te ne vorró sempre. Sono certa che avrai tante cose ancora da raccontare, ovunque tu sia”
Infine Sabrina Gandolfi: “È mancato Marco Lucchini. È stato il mio caporedattore per anni, ma soprattutto è stato un amico, una delle poche persone conosciute in ambiente lavorativo cui ho voluto veramente bene. La telefonata che ho ricevuto è stata una doccia fredda perché stavamo organizzando una visita imminente. Non abbiamo fatto in tempo, sembrava più lontana la fine, come sempre. È un momento doloroso, quasi rabbioso. Le tragedie, perché lui è stato colpito dalla sla, capitano quasi sempre alle persone buone, uniche, speciali. I cattivi resistono a tutto, come la gramigna”
“Forse ora dovrei essere più addolorata che arrabbiata, ma mi ha preso così. Probabilmente le lacrime arriveranno dopo. Mi mancherai Marco. Tantissimo. Cervello troppo fino e modi troppo rudi per essere compreso da tutti e io mi onoro di averti capito a fondo, di averti incontrato sulla mia strada e soprattutto di essere stata degna del tuo rispetto, della tua stima e del tuo affetto”