Parlando di Marc Marquez ormai inizia si rischia di diventare ripetitivi. le qualità dell’otto volte campione del Mondo rimangono assolutamente immutate, il talento cristallino è ancora li, come sempre, ma al Misano World Circuit rimangono le perplessità dal punto di vista fisico, col Cabroncito davvero in difficoltà sull’asciutto e un po’ meno sul bagnato. Queste le sue parole termine del secondo turno di prove libere:
“Fin dalle prime libere mi sono detto che servivano condizioni di pista bagnata per disputare meno giri sull’asciutto. È abbastanza difficile, anche perché con la nuova superficie il grip è aumentato molto. Ho fatto fatica nelle FP1, soprattutto in tutte le curve a destra dalla 10 alla 14, nonostante i tempi non male. Nelle FP2 bagnate mi sono sentito più competitivo, ma non abbastanza. Anzi, sotto la pioggia tutti i piloti Honda hanno avuto difficoltà e dobbiamo capire perché, di solito non è così”.
“Il piano è lo stesso di Aragón. Sto riprovando con i due telai di quel GP alla ricerca di conferme. Non ci siamo riusciti. Domani ripartiremo da qui, ma ancora non siamo sicuri: anche i test ci serviranno per questo. Gli ingegneri raccolgono le informazioni di tutti i piloti, partendo da HRC e passando poi a LCR. In questo momento Pol, Alex ed io facciamo gli stessi commenti, solo Nakagami dice qualcosa di leggermente diverso. A partire da lì si lavora per trasformare quello che chiediamo in qualcosa che ti faccia migliorare senza pregiudicare altri punti.”