Si sono conclusi oggi e tre giorni di test sulla nuova pista di Mandalika, in Indonesia. Tanti sono gli spunti che questa tre giorni ci ha regalato, a cominciare dal pilota torinese della Ducati Pecco Bagnaia, vice campione del mondo 2021 chiamato quest’anno a lottare per il titolo fino alla fine.
I primi commenti di Bagnaia sono ovviamente sulla sua nuova GP22:
“Anche oggi abbiamo trovato qualcosa, per cui va meglio – spiega a motorsport.com – Essendo una moto nuova, cinque giorni di test non bastano per capirla a fondo. Siamo un po’ indietro su questo, ma non è che giriamo due secondi più piano. Secondo me il margine c’è, perché questa moto può andare due o tre decimi più forte […] Stiamo arrivando a capire come fare, anche perché tra ieri ed oggi sono migliorato tanto a livello di passo e la pista più lenta, perché c’erano quasi 15 gradi di differenza sull’asfalto. Il nostro passo è costante ed abbiamo deciso di fare la simulazione di gara con la gomma media, che non era l’opzione migliore, ma i tempi non sono stati male. Penso che in Qatar potremo iniziare bene la stagione”.
Pecco ha chiuso la scorsa stagione in crescendo, con quattro successi nelle ultime cinque gare, ma questo non è bastato per battere El Diablo Quartararo, campione di costanza con la sua Yamaha. Ora, parlando in termini generali, è difficile capire quanto questa Ducati sia competitiva al momento:
“Non è facile dire chi sia il più veloce, perché la gomma media non era la più adatta, ma la soft che porteranno per il weekend di gara non sarà la stessa del test. Solo io, Marini e Bezzecchi abbiamo fatto la simulazione di gara con la media e non è stato facile, perché si scivolava parecchio. Per il momento ci manca qualcosina sul time attack, ma sul passo gara credo che siamo messi bene”.
Infine, una battuta sul prossimo esordio a Losail:
“Spero che quando inizierà il weekend in Qatar le condizioni siano buone, perché normalmente quando cominciamo i test c’è sempre tanta sabbia in pista, quindi i primi giri sono sempre difficili. Spero che le prove libere ci possano aiutare a trovare ancora qualcosa sulla moto, che ha mantenuto i punti di forza dello scorso anno, quindi la staccata, l’inserimento e l’accelerazione. Anche se dobbiamo ancora lavorare un po’ su questo punto, perché l’erogazione non è ancora al livello dell’anno scorso. Sono convinto che questa moto abbia più potenziale di quella del 2021″.