Nel mondo del wrestling targato WWE c’è un lottatore che quest’anno si è guadagnato un posto tra i big partendo da molto lontano: si tratta di Shinsuke Nakamura, quasi omonimo dell’ex calciatore della Reggina.
Il lottatore giapponese, dopo essere esploso nel suo Paese, è volato negli Stati Uniti dove ha fatto la gavetta ad NXT, laureandosi due volte campione, prima di sbarcare in pianta stabile nel roster di SmackDown.
“In oriente il pubblico è molto diverso, vuole solo veder combattere, mentre in America i fan si godono tutto lo spettacolo. Io ho fatto arti marziali, judo, kick-boxing, tutte specialità in cui devi cercare di difenderti facendoti piccolo piccolo mentre nel wrestling è importante far vedere ogni singolo movimento, allargare le braccia e apparire più grande possibile. Queste sono le grandi differenze”, ha spiegato a Virgilio Sport.
“Da piccolo guardavo Jackie Chan e volevo essere come lui, ho anche pensato di trasferirmi in Cina – ha rivelato -. Per noi giapponesi ovviamente Antonio Inoki è il punto di riferimento. Lui non ti spiega cosa devi fare a parole, te lo fa vedere”.
Ora però Nakamura è una stella della WWE, tanto che sarà nella squadra che rappresenterà SmackDown contro Raw alle Survivor Series: “Shane McMahon, Bobby Roode, John Cena, Randy Orton: basta leggere i nomi degli altri componenti per capire quanto sarà bello”.
La sua musica d’ingresso è tra le più coinvolgenti per gli appassionati: “Mi carica, anche se devo dire che non l’ho scelta io. Mi avevano chiesto cosa ascolto e avevo parlato dei Queen. Mi piace molto quella di Bobby Roode”.
Chiosa sul futuro: “Ho già combattuto con Brock Lesnar, ora che ha 40 anni e io 37 sarebbe diverso, mi piacerebbe molto. Anche perchè se mi chiedete quale sia il mio match più bello vi dico che deve ancora venire”.
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