Dopo gli scontri e la guerriglia urbana a margine di Napoli-Eintracht Francoforte, scatenata dai 400 ultras tedeschi senza biglietti, Aurelio De Laurentis è intervenuto con un suo discorso in Prefettura. Queste le parole riportate da Tuttonapoli.net: “Ringrazio Prefetto e Questore. A Francoforte la curva dei loro tifosi mi ricordava quelle della Serie C con tifo senza valore, un tifo ancestrale. Dissi a Marchetti: a me mi multi per 30-40-50mila euro, a questi qui gli devi levare un milione. E lui: vedrai, non gli farò nulla. Il discorso qual è: conoscete la sigla ACAB? Ci abbiamo fatto anche un film. I reietti si uniscono per fronteggiare le forze dell’ordine. Tutto quello che può essere racchiuso in un confronto tra tifoserie, in realtà è un pretesto per mettere a dura prova l’ordine costituito”.
E ancora: “Allo stadio ho visto uno spettacolo straordinario. Ci sono alcuni napoletani che dicono: non capiamo perché De Laurentiis sia così restrittivo, c’è troppo ordine allo stadio, prima si faceva più casino. Gli rispondo: fatelo a casa vostra, il casino! Il tifo deve essere sano. Allo stadio ci vanno famiglie, bambini e adolescenti ai quali non bisogna far fare un giro di cocaina, né fumare marijuana, né far vedere un’arma o far vedere che in fondo… il Napoli siamo noi. Perché è questo il Leitmotiv di 300-400 persone che ieri erano fuori come cani sciolti che ieri erano fuori appresso alle forze dell’ordine con la scusa di fronteggiarsi coi tedeschi. Vorrei si applicasse qui la legge inglese negli stadi, l’ho detto alla Meloni. Volete che si usino soldi per impianti poi devastati? Bisogna regolamentare la frequentazione dello stadio che deve essere un luogo sacro. Sono stato fiero di aver dato ieri l’immagine di uno stadio da calcio inglese”.