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Napoli, De Laurentiis nel mirino dopo Spalletti: gli striscioni scatenano il web

Clima teso a Napoli, continua la contestazione nei confronti di squadra, allenatore e presidente: dopo lo striscione contro Spalletti, ben due contro De Laurentiis

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Nessuno si salva dalla contestazione continua a Napoli. L’aver mancato l’obiettivo scudetto, l’aver mollato il treno tricolore sul più bello con il trittico di occasioni mancata Fiorentina, Roma ed Empoli, ha scatenato il malcontento della tifoseria che ha messo nel mirino un po’ tutti, nessuno escluso. Nel giro di poche ore allo striscione contro Spalletti hanno fatto seguito quelli, ben due, contro il presidente De Laurentiis. E sul web il dibattito continua con toni altrettanto accesi.

Polveriera Napoli: striscioni contro De Laurentiis

Al trionfo preferisce il portafoglio gonfio… la nostra vessazione è avere un presidente cialtrone. Questo è lo striscione contro il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis che è comparso nella serata di ieri a Castel Volturno e che porta la firma del gruppo organizzato dei Fedayn. Nella notte poi si è materializzato un altro striscione dai toni aspramente polemici nei confronti del numero uno della società partenopea: “Adl, non solo il Bari ma anche altre società, basta che vai via dalla nostra città”.

Napoli, guerra di striscioni: prima era toccato a Spalletti

Circa 24 ore prima un altro striscione di contestazione era apparso sempre a Napoli nei confronti dell’allenatore partenopeo Luciano Spalletti. In zona stadio Diego Armando Maradona all’esterno della curva B, era infatti stato esposto un duro striscione all’indirizzo dell’allenatore toscano: “16-10-21: Spalletti, la Panda te la restituiamo… Bast’ ca te ne vaje!” che tradotto significa “basta che te ne vai”, firmato ironicamente i Mariuoli (espressione dialettale per indicare i ladri). Il riferimento è al furto subito lo scorso 16 ottobre da Spalletti, al quale fu rubata la sua Fiat Panda.

Napoli, clima pesante con i tifosi

Non va proprio giù ai tifosi azzurri l’esito di questa stagione del Napoli, conclusa ancora con zero titoli. Non è bastata nemmeno la qualificazione in Champions con largo anticipo e mai davvero in discussione, obiettivo che lo scorso anno la squadra di Gattuso non aveva centrato scavalcata nel finale dalla Juve dopo il pari interno all’ultima giornata col Verona. Il doppio striscione contro prima Spalletti e poi De Laurentiis fa il paio con il clima di contestazione alla squadra andato in scena prima della partita con il Sassuolo – dopo il rocambolesco ribaltone di Empoli – davanti all’hotel-ritiro del centro storico. E se su Spalletti la tifoseria napoletana appare divisa, i malumori sulla gestione di De Laurentiis sono latenti da oramai tanti, forse troppi anni.

Il web dice la sua sulla contestazione in casa Napoli

Come detto la tifoseria, ancor più di quella organizzata, quella virtuale, sulla rete, discute animatamente delle sorti del Napoli e nello specifico di questa protesta contro tecnico e presidente. “Questa tifoseria ha perso di vista il suo scopo, tifare i nostri colori. Sono più squallidi della società che contestano. Oramai siamo al ridicolo totale, sicuri che meritano di meglio?” scrive qualcuno, incalzato da un altro che non ci sta a definire questi striscioni ‘vergognosi’ come molti hanno fatto: “Che pesantezza… addirittura vergognoso, ma si facessero una risata e sperassero nel l’esonero che ha fatto un disastro…”

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