Nelle difficoltà sa esaltarsi. Butler ha sempre dimostrato di avere una leadership fuori dal comune. Una delle sue doti migliori, forse la più importante. Sotto 1-3 nelle NBA Finals, l’asso di Miami non ha intenzione di arrendersi.
“Il mio modo di essere leader cambia anche a seconda dei compagni che ho attorno, e alle loro diverse necessità. Io resto me stesso, io sono ‘il leader di questo gruppo’. Amo i miei compagni, farei di tutto per loro, tanto in campo quanto fuori. Per me essere leader vuol dire fare la cosa giusta la maggior parte delle volte, il più spesso possibile, perché tutti prestano attenzione a quello che faccio ma fare la cosa giusta anche quando nessuno è lì a osservarmi, se è possibile. Vuol dire dare tutto quello che ho, e guidare innanzitutto col mio esempio”, le sue chiare parole a Sky Sport. Con la sua leadership, tenterà di trascinare i suoi Heat alla clamorosa rimonta contro i Nuggets del duo Jokic-Murray.