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NBA, la riscossa dei campioni: Denver mette la museruola a Minnesota. Indiana in volata su NY: DiVincenzo non basta

Ny paga le rotazioni ridotte e non riesce a spuntarla in un finale punto a punto. Denver si ricorda di come si fa: brusco risveglio per Minnesota

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Si riapre tutto nelle due serie della notte NBA: Denver si ricorda di essere Denver e riporta Minnesota sulla terra, costringendola al primo stop nei play-off e ritrovando di colpo tutte le certezze smarrite nei due precedenti episodi. Indiana sfrutta l’incredibile sequenza di infortuni a catena dei Knicks e s’impone nel finale di una gara 3 che rischia di aver segnato in modo indelebile la serie, perché NY ha davvero le munizioni cortissime, e questo potrebbe fare tutta la differenza del mondo.

DiVincenzo eroico, ma non basta: Indiana accorcia

Se poi anche Jalen Brunson per una sera dimostra di essere “umano” (26 punti, ma con soli 10 canestri realizzati sui 26 tentati), ecco che i Pacers possono fiutare il colpo. Rotazioni davvero al lumicino per Thibodeau, orfano anche di Anonuby, ma il problema è che a rimbalzo Indiana domina (56-40) e alla lunga il gap si fa sentire, sebbene nel finale sia qualche possesso sfruttato male a condannare i Knicks al primo stop nella serie.

Donte DiVincenzo firma 35 punti, provando a prendersi sulle spalle i compagni fino alle battute conclusive, ma dall’altra parte s’è svegliato Tyrese Haliburton (35 anche per lui), oltre a un redivivo Siakam e al solito Turner (21 punti e 10 rimbalzi) che assieme a Nembhard (decisivo con una tripla senza senso a 16 secondi dalla sirena) costruiscono il 111-106 finale, risalendo a -9 nel quarto periodo. Serie di nuovo in bilico, ma il problema di questo passo per NY è che le rotazioni al minimo sindacale rischiano di essere pagate a caro prezzo.

Ecco i veri Nuggets: Minnesota stavolta cede di schianto

Denver non si capacitava di come fosse finita sotto per 2-0 nella serie con Minnesota, quantomeno perché l’avesse fatto così rapidamente e senza colpo ferire. Stavolta però i Wolves faticano a tenere a bada i campioni in carica, che con una prova ordinata e senza fronzoli rimescolano le carte, dando la sensazione di aver capito come inebetire le bocche da fuoco rivali.

Jokic e Murray combinano per 48 punti (24 a testa) ma è tutto l’impianto Nuggets a funzionare: 40-32 il predominio nei rimbalzi, col 53% dal campo e un 14/29 (48,3%) dall’arco che spegne sul nascere gli ardori del pubblico di casa.

Stavolta a steccare è un po’ tutto il quintetto titolare di Minnesota, con Edwards che si ferma a 19 punti e le “torri gemelle” Gobert (6 punti) e Towns (14) che non riescono a replicare quanto fatto precedentemente (Gobert peraltro era assente in gara 2, giustificato per la nascita del primogenito). Il 117-90 che matura dopo 48’ dominati dai Nuggets offre la dimostrazione che la serie è più viva e aperta che mai: serata in ufficio per Nikola Jokic, freco di titolo MVP della stagione regolare, che sfiora la tripla doppia (24 punti, 14 rimbalzi e 9 assist) dando la sensazione di aver ripreso in mano il controllo delle operazioni.

Le gare di oggi: OKC e Boston, serve una W in trasferta

Stasera si torna nelle altre due sfide: alle 21,30 italiane gara 3 spartiacque tra Dallas e OKC, reduci dal primo ko. nei play-off. Alle 2,30 a Cleveland c’è Boston chiamata al riscatto dopo il brutto scivolone di gara 2, con l’uscita tra i fischi sonori del TD Garden (occhio però: i Cavs in casa sono imbattuti nei play-off).

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