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Basket NBA, Jokic sempre piĆ¹ fuori dagli schemi, tra cavalli e vittorie: molla Nike e firma con i cinesi di 361 Degrees

Il campione dei Denver Nuggets ha lasciato il colosso americano, che non lo ha mai alzato al livello di star, firmando con gli ambiziosi cinesi di 361 Degrees.

Pubblicato:

Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, ĆØ il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farĆ  innamorare

Se potesse, Adam Silver arriverebbe quasi a mettergli le mani addosso. PerchĆ© se cā€™ĆØ un anti personaggio in NBA, quello non puĆ² che rispondere al nome di Nikola Jokic. Anti divo per eccellenza, e non per punto preso: Jokic ĆØ cosƬ, prendere o lasciare. Non gli interessa attirare su di sĆ© i riflettori, che lascia ben volentieri addosso a compagni e avversari. Non gli interessa nemmeno sapere cosa pensi davvero la gente sul suo conto. Ama i cavalli, ama scherzare, ama il gioco, benchĆ© anche fisicamente non ĆØ che sia il giocatore piĆ¹ irreprensibile che possa esistere. Ama la vita, e ama viverla a modo suo. Anche se questo significhi andare spesso e volentieri controcorrente.

Nike addio: Jokic apre la strada allo sbarco dei cinesi di 361 Degrees

Non lo fa apposta, ma ĆØ la risultante di tante piccole tessere del mosaico messe assieme. Lā€™ultima, giusto per dire, ĆØ di quelle che non passano certo sottotraccia: Jokic ha rescisso il proprio contratto con Nike, che non ne ha mai valorizzato abbastanza i talenti, per firmare con i cinesi di 361 Degrees. Fin qui, obietterĆ  qualcuno, nulla di cosƬ strano: se dallā€™Asia sono arrivati yuan a cascata, anche il cuore apparentemente ā€œfreddoā€ del serbo sā€™ĆØ sciolto allā€™istante.

In realtĆ  i soldi sono lā€™ultimo dei problemi: Nike negli anni non ha mai fatto capire di voler puntare per davvero sul talento dei Balcani, al punto da non aver mai pensato di produrre una linea di scarpe che portasse il suo nome (e stiamo parlando di un due volte MVP della regular season, nonchĆ© vincitore dellā€™ultimo anello NBA). A qualcuno ĆØ sembrata quasi una ā€œripiccaā€ nei confronti di quel giocatore venuto dallā€™Est Europeo a prendersi la scena in America, e il diretto interessato per non saper nĆ© leggere nĆ© scrivere ha pensato bene di volgere lo sguardo dallā€™altra parte del mondo, trovando in 361 Degrees il partner perfetto per costruire un nuovo piccolo impero commerciale.

Anche perchĆ© lā€™azienda cinese, in forte espansione sul mercato asiatico ed europeo, se dovesse conquistare fette di mercato consistenti anche negli USA potrebbe mandare in tilt lā€™attuale sistema ā€œNike-centricoā€. E allora si che sarebbe lā€™ennesima rivoluzione, partita dal solito Jokic.

Una ā€œtranquillaā€ serata in ufficio: i Nets le provano tutte, maā€¦

Che ieri notte ha giocato nella Grande Mela, ospite dei Brooklyn Nets, ai quali ha riversato il solito ā€œpacchetto completoā€ di serata: 31 punti, 11 rimbalzi e 7 assist, una tipica giornata in ufficio per consentire ai Denver Nuggets di spuntarla per 122-117 e rilanciarli alla caccia dei sorprendenti Minnesota Timberwolves, che guidano la Western Conference.

Serata perĆ² un poā€™ piĆ¹ movimentata del solito, vedendo i tagli ai bracci procurati dagli scontri sotto canestro con gli avversari, che le hanno provate tutte pur di fermare lo strapotere del centro di Sombor. Gli unici che ci sono riusciti sono stati gli arbitri, che a un certo punto gli hanno chiesto di poter cambiare la maglietta, sporca di sangue (cā€™ĆØ una specifica regola in NBA che lo impone, nota come Rule Magic Johnson, istituita nel 1991 dopo lā€™annuncio della sieropositivitĆ  del fuoriclasse dei Lakers). La risposta di Nikola, al solito, ĆØ stata spiazzante: ā€œSi, ma ce nā€™ĆØ ancora pocoā€.

Le prioritĆ  della vita: a NY prima si pensa allā€™ippicaā€¦

Jokic che durante la trasferta newyorchese ha avuto anche altro da fare: ad esempio sā€™ĆØ presentato allā€™ippodromo di Yonkers, con temperature sotto lo zero, ad osservare da vicino alcune gare ippiche, tra i pochissimi temerari che hanno deciso volontariamente di sfidare il freddo pur di assistere allo spettacolo. Lā€™ippica ĆØ infatti il vero amore del serbo, che da bambino sā€™ĆØ dedicato al trotto, prima di capire che il suo destino sarebbe stato quello di diventare il giocatore di pallacanestro dei Balcani che avrebbe riscritto la storia del gioco nella patria dei ā€œmaestriā€ americani. Jokic peraltro in estate ĆØ spesso ospite in Romagna, dove segue diverse gare negli ippodromi ed ĆØ una presenza fissa dalle parti di Cesena.

Non solo: ĆØ iconica lā€™immagine che lo vede impegnato a seguire una gara di cavalli sullo smartphone mentre ĆØ sullā€™aereo che lo riporta a Denver dopo una gara delle Finals 2023 giocate contro Miami. CosƬ come il dispiacere mostrato in mondovisione appena dopo aver vinto lā€™anello nel sapere che, a causa della parata prevista nei giorni seguenti, non sarebbe potuto tornare in tempo in Europa per assistere a una gara alla quale avrebbe partecipato un cavallo della sua scuderia. Qualcuno pensĆ² che lā€™avesse fatto per fare spettacolo, invece il dispiacere era reale. PerchĆ© la vita ha le sue prioritĆ , e Nikola i cavalli li metterĆ  davanti a tutto. Sempre.

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