Rispettando la legge non scritta del “non c’è due senza tre”, St. Peter’s confeziona un altro piccolo capolavoro e, dopo Kentucky e Murray State, estromette dal torneo NCAA anche la quotatissima Purdue.
Testa di serie numero 3, la formazione di coach Matt Painter, di fronte alla precisione ai liberi e all’intensità della zona dei Peacocks, alla fine si è trovata a cedere il passo per 67-64, un punteggio che ha permesso alla compagine universitaria del New Jersey di accedere per la prima volta nella sua storia alle Elite Eight.
Qui i “Pavoni” dovranno vedersela ora contro un’altra rappresentativa di spicco come North Carolina ma, comunque andrà, potranno già esser certi che non verranno dimenticati facilmente.
Non era mai accaduto infatti che, da quando il torneo NCAA si è esteso a 64 squadre, un’università con testa di serie così bassa (numero 15 per la precisione) arrivasse fino a questo punto del bracket e avesse l’opportunità di giocarsi l’accesso alle Final Four, traguardo questo che per i Peacocks rappresenterebbe davvero qualcosa di epico.