È giusto parlare di calcio in tv mentre in Italia impazza l’emergenza coronavirus? Il comico Peppe Iodice solleva la questione con sarcasmo sull’emittente napoletana Canale 21 e scoppia così la lite con il giornalista Peppe Iannicelli.
La miccia innescata da Iodice
“Sono preoccupato per voi in studio – l’esordio del comico, in collegamento web da casa sua -, perché parlate di calcio in un momento in cui regna l’incertezza assoluta a causa dell’emergenza coronavirus”. “Ovviamente parliamo di calcio .- la replica di Umberto Chiariello, padrone di casa -, che facciamo abbandoniamo il mondo dello sport?”.
Ma l’intervento di Chiariello non fa che innescare la furia di Iannicelli. “Facci ridere se ci riesci – esordisce a gamba tesa il giornalista – ma contestare l’idea di fare un programma in cui si ragione di sport, di salute fisica e di ripresa economica del paese mi pare assolutamente fuori luogo. Tieniti per te queste tue considerazioni, facci ridere se vuoi farci ridere, ma non accetto questa superficialità da parte tua”.
E ancora: “Abbiamo avuto ospiti autorevolissimi, dirigenti federali, atleti olimpici ed essere messi alla berlina così non mi pare una cosa seria. Se vuoi fare un intervento comico fallo, voglio difendere la nostra dignità professionale”.
Lo sconforto del conduttore
Dopo l’intervento di Iannicelli Iodice cambia registro, attaccando a sua volta: “Considero Canale 21 una rete amica, anche Chiariello lo è, ma voi siete entrati in casa mia… io non ci sto. Il signor Iannicelli non merita il mio slancio affettivo. Lo merita Chiariello che ha una cosa preziosa e che può farci vincere contro questo male, ovvero il senso dell’umorismo. Un giornalista, che non credo sia grande, come Iannicelli, non penso ce l’abbia”.
Per Iannicelli le parole di Iodice sono un’ulteriore provocazione. “Non si permetta di dire queste cose – ribatte il giornalista -. Lei ha detto che per due ore abbiamo preso in giro i telespettatori e non glielo consento”.
A questo punto il comico decide di concludere il collegamento. “Vi saluto perché ad essere in trasmissione così non ci sto. Se mi chiamate è perché conoscete la mia cifra comica, è offensivo chiamarmi a casa mia e permettere a questo signore di rivolgersi in questo modo. Sono offeso con voi e con Canale 21”. “Sono offesissimo”, lo interrompe ancora Iannicelli.
E nel caos, la regia inquadra la faccia sconsolata di Chiariello: “Doveva essere un momento di leggerezza…”, conclude affranto il conduttore.