Per i nostalgici, il nome di Nicklas Bendtner evoca una serie di mosse tutte genio e sregolatezza. E in effetti, stando a una delle sue ultime confessioni, l’attaccante danese si conferma un soggetto estremamente ai limiti, tra schermaglie e giochi estremi. Il poker, ad esempio.
Nicklas Bendtner, tutto sregolatezza
In molti ricorderanno come, appena un anno e mezzo fa, l’ex Juventus sia stato condannato a scontare 50 giorni di arresti domiciliari per aver aggredito un tassista.
Come ha raccontato egli stesso alla tv danese dplay, ha manifestato una certa passione per le carte da gioco, il poker in particolare:
“Ho perso molti soldi. Ho giocato molto a poker nella mia vita, ho sfidato un giocatore professionista sin da quando avevo 19 anni. È difficile quantificare quanti soldi ho perso, ma dovrebbero essere attorno ai cinquanta milioni di corone danesi, più di 6 milioni di sterline. Per me era questo, giocare, divertirmi e finire nei casini. Ma non posso dire di avere avuto una dipendenza dal gioco, sono sempre stato in grado di controllarmi”.
“Ho giocato molto a poker nella mia vita. Ho giocato – ha continuato l’ex punta bianconera – contro molti professionisti da quando avevo 19 anni. È difficile quantificare la somma che ho perso, ma sarebbe circa sei milioni di euro. Non direi che ho avuto un problema con il gioco d’azzardo. Sono sempre stato in grado di controllarlo. Ma, una notte a Londra, le cose andarono fuori controllo e sarebbe potuta finire molto male. Da quella sera in poi, ho finito di giocare tanti soldi – ha aggiunto -. Dopo ho giocato solo importi minori, ci siamo riuniti con alcuni amici e abbiamo messo circa 12 sterline ciascuno”.
La carriera di Nicklas Bendtner
Attualmente svincolato, on la maglia della Juve, numerosi problemi e poche presenze. Dopo il ritorno all’Arsenal ha indossato le maglie di Wolfsburg, Nottingham Forest, Rosenborg e FC Copenaghen, sua ultima esperienza prima di ritrovarsi libero da vincoli contrattuali.
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