La statunitense Brianna Rollins-McNeal, oro olimpico nei 100 ostacoli a Rio 2016, non potrà difendere il suo titolo a Tokyo. Il TAS di Losanna le ha infatti confermato la squalifica di cinque anni, respingendo l’appello presentato dall’atleta. Questo il testo del comunicato del Tribunale Arbitrale dello Sport: “La decisione impugnata è confermata, con un elemento in più: tutti i risultati di gara ottenuti dalla McNeal tra il 13 febbraio 2020 e il 14 agosto 2020 devono essere cancellati, con conseguente restituzione di eventuali medaglie, titoli, punti, premi in denaro”. Le motivazioni verranno pubblicate in un secondo momento.
Rollins, McNeal da sposata, era stata sospesa per cinque anni per “aver ostacolato il processo di gestione dei risultati, in violazione delle norme antidoping della Federazione internazionale di atletica leggera”. Avendo presentato ricorso l’atleta aveva potuto competere ai Trials olimpici il 21 giugno a Eugene, in Oregon, dove era arrivata seconda dietro Keni Harrison nella finale dei 100 ostacoli, assicurandosi il biglietto per il Giappone. Campionessa del mondo nel 2013 a Mosca, McNeal era già stata sospesa per un anno tra il 2017 e il 2018 per tre violazioni degli obblighi di localizzazione antidoping e aveva quindi perso i Mondiali di Londra nel 2017.