Quanto dura la giornata di Mino Raiola? Impegnato com’è a gestire il presente e il futuro di tanti big del pallone si può dedurre che le 24 ore canoniche non bastano. Il procuratore deve contemporaneamente trattare col Milan per Donnarumma e Ibrahimovic, con l’Inter per de Vrij e deve pensare a sistemare due big come Pogba e Haaland, solo per limitarsi ai più noti. Parlando a The Athletic Raiola si è soffermato proprio sul centrocampista e sul bomber che piacciono alla Juventus, catturando la curiosità e l’attenzione dei tifosi che continuano a sognare il colpaccio di mercato.
Raiola contro Ferguson e Guardiola
Due i nemici dichiarati di Raiola: Guardiola (“Ho chiuso il libro molto tempo fa. Tutti sanno cosa penso di lui personalmente; può dire quello che pensa per me personalmente”) e Ferguson: “Quando Ferguson mi ha criticato, è stato il mio più grande complimento che qualcuno potesse farmi. Ferguson è abituato alle persone che arrivano e dicono: ‘Sì, signore. Si signore. Si signore. Si signore’.
“Tutto quello che devo dire è che quando Ferguson ha lasciato il Manchester United il proprietario del club, riacquistando Paul Pogba, mi ha detto che avevo ragione. Perché non volevo portare via Paul Pogba. Lui, invece, non credeva in Paul Pogba”.
Raiola parla del futuro di Pogba e Haaaland
Poi si passa a Pogba. Per Raiola continua ad essere molto apprezzato: “oggi, se qualcuno mi chiede: “Puoi trovare un club per Paul?”, potrei prendere mio nipote di cinque anni e trovare un club per Paul ad alto livello. Paul ha un fascino fantastico in tutto il mondo. Forse il fastidio del grande trasferimento, la strana storia di partire gratis e poi tornare indietro per quei soldi, era qualcosa a cui le persone non erano abituate. Forse questo l’ha perseguitato per un po ‘di tempo. Ma penso che dovrebbe essere apprezzato nel complesso”,
Infine capitolo Haaland: “Con Haaland, tutti si sbagliavano. Ha fatto le cose molto più velocemente di quanto tutti immaginassero. Haaland è di fronte al proprio sviluppo. È in anticipo sui suoi programmi. Forse ero troppo accorto quando ho detto: ‘Oh no, andiamo a Dortmund invece di non-so-dove’. Questo ragazzo – sono convinto al 100% e tutti sono convinti – può trasferirsi in qualsiasi club, dove vuole, già a questo livello”.