Un dramma, ma a lieto fine, ha visto coinvolto Obi Mikel, centrocampista della Nigeria ed impegnato nei Mondiali che si stanno disputando in Russia.
Obi Mikel, a causa della sconfitta con l’Argentina, è stato eliminato dalla competizione insieme ai suoi compagni subito dopo la fase a gironi ma appena rientrato in patria si è dovuto immergere in problemi di ben altro genere.
Il padre dell’ex Chelsea è stato infatti rapito lo scorso giovedì sotto la minaccia di armi da fuoco e costretto a camminare per oltre circa cinque chilometri a piedi nudi sotto una pioggia battente.
Un dramma che nelle ultime ore ha fortunatamente avuto un lieto fine: “Michael Obi, il padre del capitano delle Super Eagles, ha riacquistato la liberta”, ha detto il portavoce della polizia statale nigeriana di Enugu, Ebere Amaraizu.
Al momento del rilascio il padre di Obi Mikel non era ferito e per il rilascio l’ex centrocampista del Chelsea avrebbe pagato un riscatto di circa 10 milioni di naira (circa 28.000 dollari).
Non c’è stato nessun arresto fino ad ora ma sono attese novità a breve: la polizia è sulle tracce dei rapitori.
Obi senior era stato rapito già un’altra volta, nella città centrale di Jos, nel 2011.
Dopo essere riuscito ad evitare il peggio per il suo papà, Obi Mikel potrà finalmente godersi delle brevi vacanze per poi tornare in Cina per riprendere gli allenamenti con il Tianjin Teda, club nel quale gioca dal gennaio del 2017 dopo aver detto addio al Chelsea.
Il Tianjin è attualmente impegnato nella SuperLeague cinese dove occupa l’ottava posizione in campionato a quota 15 punti. Sono solo 8 però le lunghezze che lo separano dal primo posto dove troviamo lo Shanghai SIPG di Vitor Pereira.
Intanto in Europa è periodo di calciomercato e qualche club di Premier League potrebbe bussare alla porta di Obi Mikel: a 31 anni il nigeriano è ancora pronto per giocare ad altissimi livelli.
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