Il sogno di Manuel rimane quello di poter disputare, da atleta, le Paralimpiadi di Tokyo 2021. Manuel è Manuel Bortuzzo, una promessa del nuoto il cui futuro dopo il trasferimento a Roma sembrava segnato: gli allenamenti, le gare e poi, magari, quell’ideale mai troppo lontano di poter scendere in vasca con i colori dell’Italia e gareggiare per una medaglia alle Olimpiadi.
Invece, una serata fuori, con la sua fidanzata, si è trasformata in un incubo senza un perché apparente. Da autentico guerriero ha combattuto ed è tornato, Manuel, ma con una appendice: la sedia a rotelle. La sua capacità di reagire a una simile tragedia lo ha reso un simbolo, suo malgrado. E un nuotatore più vicino alle persone comuni, che lo seguono e attendono con lui la prova del Giochi.
Manuel Bortuzzo: i calcoli sono a mio favore
Con un anno in più, potrebbe realizzare quell’ideale e essere ancora tra i migliori. Ad askanews, Bortuzzo ha confidato le aspettative che sono rafforzate, dopo la decisione del Cio di rinviare di un anno i Giochi a causa dell’emergenza coronavirus. “I calcoli sono a mio favore. Vedremo, intanto bisogna allenarsi. Ci sarà da divertirsi, il tempo non manca, potremo raggiungere sicuramente una forma migliore”.
Rinvio Olimpiadi: la salute prima di tutto
Secondo questo ragazzo di appena vent’anni, il rinvio di Tokyo al prossimo anno è stata l’unica decisione possibile davanti alla tragedia della pandemia: “Come sono slittate le Olimpiadi sono slittate tante altre cose che stavano in mezzo. Avrò sicuramente dei mesi intensi quando tornerà tutto come prima, in acqua ci tornerò. Sono dell’idea che questo rinvio sia più che corretto, anche se posso comprendere benissimo nel cuore che tutti gli atleti sacrificano la loro vita dietro gli allenamenti, trovarsi con lo spostamento delle Olimpiadi, è doloroso, ma la salute prima di tutto“.
Allenamenti quotidiani per Manuel Bortuzzo in quarantena
L’allenamento continua a casa anche in questo periodo di quarantena forzata: “Quello che posso fare a casa lo faccio, unica cosa di diverso è che ovviamente non possiamo andare in piscina e in palestra, il mio fisioterapista non viene a casa. Ma tutto quello che si può fare da soli si fa: su una scala, in giardino, in terrazzo. Ti puoi divertire e inventarti di tutto. Gli allenamenti vanno avanti, l’importante è non stare fermi”.
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