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Olimpiadi Milano-Cortina, minacce al sindaco Lorenzi: "Se vai avanti con i lavori della pista ti facciamo fuori"

Il sindaco di Cortina d'Ampezzo, Gianluca Lorenzi, ha comunicato di aver ricevuto una lettera con minacce di morte se andrà avanti con i lavori della pista da bob per le olimpiadi

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Non fossero già bastati i tempi biblici e le polemiche che hanno contraddistinto l’iter che ha portato all’appalto definitivo per la costruzione dello Sliding Centre di Cortina, un nuovo capitolo dell’annosa vicenda della pista da bob apre scenari decisamente più inquietanti. Perché al sindaco di Cortina d’Ampezzo, Gianluca Lorenzi, è stata recapitata una lettera dai toni minacciosi, con la quale sostanzialmente si chiede di porre immediatamente fine ai lavori per la realizzazione dell’impianto, appena cominciati.

L’annuncio del sindaco Lorenzi: “Ho presentato denuncia”

Il sindaco Lorenzi ha reso noto di aver ricevuto una lettera dai toni durissimi, con la minaccia finale a rendere il tutto decisamente più inquietante. Il passaggio “Se non fermi immediatamente i lavori ti facciamo fuori è quello che ha convinto immediatamente il primo cittadino ampezzano a rivolgersi alle forze dell’ordine, dove ha presentato denuncia contro ignoti. “Adesso toccherà agli inquirenti fare luce su quanto di inaudito e inatteso è accaduto”, ha commentato Lorenzi. La Procura di Belluno ha preso in carica il fascicolo e ha subito dato il via alle indagini.

Le reazioni dei politici: pieno sostegno al sindaco Lorenzi

Parole di forte vicinanza e sostegno sono state rivolte nei confronti del sindaco da parte del Governatore del Veneto, Luca Zaia, che più di tutti ha voluto che lo Sliding Centre venisse costruito come da programma originale a Cortina. “Con la vita delle persone non si scherza, il dissenso non deve mai arrivare alla violenza. Esprimo la mia più ferma condanna nei confronti delle minacce di morte rivolte al sindaco di Cortina: si tratta di un gesto inaccettabile e mi auguro che le forze dell’ordine e la Procura della Repubblica possano al più presto fare luce sulla vicenda identificando gli autori di queste minacce”.

Parole di solidarietà sono arrivate anche dal Ministro del Turismo, Daniela Santanché: “Condanno fermamente questi atti che, sono certa, non fermeranno la volontà di un primo cittadino che lavora con grande dedizione per il bene del suo territorio e, al contempo, dell’intera Nazione”.

Le proteste degli ambientalisti e il nodo dell’omologazione

Negli ultimi giorni, dopo l’affidamento della gara d’appalto per il totale rifacimento della pista “Eugenio Monti”, non sono mancati appelli a rinunciare una volta per tutte al progetto, tenuto conto sia dei costi vivi (non meno di 80 milioni di euro), sia dell’impatto ambientale che tale decisione avrebbe sul territorio locale. A far gridare allo scandalo molti cittadini e comitati locali è stato l’abbattimento di decine di larici secolari, necessario per consentire al cantiere di procedere in tutte le aree di intervento previste dal nuovo progetto.

Sono stati anche presentati esposti da parte di diverse associazioni ambientaliste per verificare il rispetto del vincolo paesaggistico sulla demolizione della vecchia pista e sull’abbattimento degli alberi secolari in località Ronco. I lavori però sono andati avanti, ma qualcuno (come dimostra il contenuto della lettera) non sembra essersi ancora arreso all’idea di poter spostare le gare di bob, slittino e skeleton all’estero (ipotesi che rimane in campo, poiché tra un anno il CIO dovrà omologare la nuova pista di Cortina: in caso di fumata nera, inevitabile traferire le gare all’estero).

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