Alle Olimpiadi un torneo maschile di pallanuoto così equilibrato come quello di Parigi 2024 si attendeva da tempo: anche il Settebello è tra le 9 squadre che possono arrivare a medaglia o addirittura vincere l’oro olimpico, nonostante la crisi della Pro Recco scoppiata pochi giorni fa, che ha mandato in frantumi le certezze professionali di metà del gruppo azzurro. Il c.t. Sandro Campagna ci crede, anche perché ha vissuto tempi peggiori, proprio il c.t. del calcio Luciano Spalletti: “Quando iniziai la situazione era simile a quella di Spalletti oggi con la Nazionale”, ha detto.
- Parigi 2024, pallanuoto: in 9 in corsa per una medaglia
- Parigi 2024: il Settebello mira all’oro nonostante la crisi Recco
- Parigi 2024: Di Fulvio, Del Lungo e Di Somma gli assi del Settebello
- Parigi 2024: il consiglio del c.t. Campagna a Spalletti
- Parigi 2024: le stelle del torneo di pallanuoto
Parigi 2024, pallanuoto: in 9 in corsa per una medaglia
Se non proprio tutte le 12 squadre in gara, almeno 9 le nazionali di pallanuoto delle Olimpiadi di Parigi 2024 possono sognare di vincere l’oro olimpico. Da anni il torneo a cinque cerchi non si presentava così equilibrato: la Serbia trionfatrice a Rio 2016 e Tokyo 2020 ha avviato un nuovo ciclo – zero medaglie dopo i Giochi in Giappone tra Europei e Mondiali – e pur mantenendo autentici fuoriclasse come Dusan Mandic e Nikola Jaksic non è più in pole per l’oro.
Potrebbe conquistarlo comunque, ma la concorrenza non è mai stata così folta: Ungheria, Spagna, Croazia, Grecia, Stati Uniti, Montenegro e la rivelazione Francia (4a ai Mondiali di Doha a febbraio) sono tutte squadre da medaglia, le prime 4 partono con l’obiettivo di raggiungere il gradino più alto del podio. La Spagna, soprattutto: dopo Tokyo è sempre salita sul podio in Mondiali ed Europei, vincendo i primi nel 2022 e i secondi a gennaio, a Zagabria.
Parigi 2024: il Settebello mira all’oro nonostante la crisi Recco
Tra le pretendenti all’oro c’è anche il Settebello, che dopo il 7° posto di Tokyo ha sfiorato due volte il titolo mondiale (argento a Budapest 2022 e Doha 2024, frutto di due sconfitte ai rigori con Spagna e Croazia) e raccolto un bronzo europeo lo scorso gennaio. Risultati che confermano la continuità degli azzurri, esponenti di uno dei migliori movimenti al mondo.
La preparazione a Parigi 2024 è stata però frustrata dalla crisi della Pro Recco, il Real Madrid della pallanuoto ritrovatosi senza soldi in cassa dopo l’addio improvviso del patron Gabriele Volpi: 7 i recchelini in Nazionale, giocatori che non sanno ancora quale sarà il loro futuro dopo le Olimpiadi. L’incertezza compatterà il gruppo o lo sfalderà? Il c.t. Sandro Campagna è sereno: “i giocatori sono maturi e l’Olimpiade conta più di tutto”.
Parigi 2024: Di Fulvio, Del Lungo e Di Somma gli assi del Settebello
A Parigi 2024 Campagna ha portato una squadra piuttosto esperta (8 gli azzurri con esperienze ai Giochi, per 5 di loro è la terza Olimpiade), ma anche con giovani di talento: al 2002 Matteo Iocchi Gratta e al 2003 Francesco Condemi – entrambi già svezzati in altre competizioni internazionali – s’è aggiunto il 22enne centroboa mancino Tommaso Gianazza, all’esordio assoluto in un torneo “del Grande Slam” col Settebello.
Le stelle rimangono il capitano Francesco Di Fulvio, 31enne da anni tra i primi 5 giocatori al mondo, il portiere Marco Del Lungo e l’universale Edoardo Di Somma, 28 anni, laureatosi campione d’Europa da straniero del Ferencvaros, che ha interrotto dopo 3 anni il dominio della Pro Recco. Ma gli azzurri sono soprattutto un grande collettivo, che fa della difesa e della capacità di recuperare da situazioni impossibili i loro punti di forza.
Parigi 2024: il consiglio del c.t. Campagna a Spalletti
Qualità che il Settebello ha sviluppato negli anni, sin dall’arrivo in panchina di Campagna, ben 15 anni fa: l’ex azzurro aprì malissimo la sua avventura da c.t., centrando l’11° posto a Roma 2009, peggior risultato di sempre dell’Italia ai Mondiali. Da allora, però, una pioggia di medaglie, tra cui l’argento olimpico a Londra 2012, il bronzo di Rio 2016 e il titolo mondiale di Gwangju 2019. Una situazione che Campagna ha paragonato a quella di Luciano Spalletti con l’Italia del calcio. “Per uscirne cercai i migliori – ha detto Campagna dando un suggerimento al c.t. del calcio sul Corriere dello Sport -. Che in quel periodo erano tre, gli unici in grado di cambiare l’impatto di una Nazionale. Rudic per la pallanuoto, poi Sacchi e Velasco. Ricordo cosa mi disse Julio: ‘Dai un’idea di gioco e la squadra ti seguirà’”.
Parigi 2024: le stelle del torneo di pallanuoto
Tante le stelle della pallanuoto da seguire a Parigi 2024. Detto degli azzurri e dei bi-campioni olimpici Mandic e Jaksic, queste Olimpiadi rappresenteranno l’ultimo palcoscenico a cinque cerchi per l’ungherese Denes Varga e per l’ispano-brasiliano della Spagna Felipe Perrone: entrambi alla 5a avventura olimpica, i due numeri 10 verranno ricordati per aver dispensato per anni classe e fantasia in una pallanuoto che esalta sempre di più muscoli e rapidità.
Due qualità, queste ultime, che non mancano a Thomas Vernoux, asso francese che pare venuto dal futuro: nessuno si muove sull’acqua alla sua velocità. La Croazia si affida invece alle parate del tentacolare Marko Bijac, da anni il miglior portiere al mondo, mentre sono gli Stati Uniti ad avere il miglior centroboa: Ben Hallock, un altro dei giocatori liberati dalla Pro Recco.