Fresco di addio al ruolo di Ceo del Bayern Monaco, Karl-Heinz Rummenigge noh ha tempo di riposarsi.
L’ex attaccante di Inter e Nazionale tedesca è impegnato nell’Esecutivo Uefa e nell’Eca, ma non perde di vista le vicende dei nerazzurri.
Intervistato da ‘La Gazzetta dello Sport’, Rummenigge non ha nascosto la propria preoccupazione per l’addio alla panchina dell’Inter di Antonio Conte e per gli effetti della pandemia sui conti della società:
“Sono contento perché dopo tanti anni la squadra è riuscita a vincere lo scudetto, ma tutto quello che sento riguardo il lato finanziario mi preoccupa. La pandemia ha danneggiato tutto il mondo e anche il calcio, ma la partenza di Conte è un problema, perché aveva saputo gestire tutto in modo eccezionale. Ho avuto la sensazione che tra squadra e allenatore ci fosse un legame forte: auguro all’Inter di gestire la situazione finanziaria perché può condizionare tutto il club,
Poi, uno sguardo d’insieme agli effetti del Coronavirus sul calcio e sul mercato: “Sperando che la pandemia finisca, l’effetto sul mondo del pallone durerà ancora almeno due anni. Vanno diminuiti i costi generali: cartellini, ma anche stipendi e commissioni degli agenti. Fifa e Uefa ci devono aiutare, non si può più andare solo su con le spese, bisogna tornare sulla terra. Non mi aspetto grandi affari dal mercato adesso. Si faranno i colpi alla fine e quelli maggiori saranno delle inglesi, le uniche che hanno ancora soldi”.